Save More Tommorrow: il metodo per risparmiare alla portata di tutti

Molto spesso quando si parla del lavoro del consulente finanziario, le persone erroneamente sono portate a pensare che il target di clientela siano solamente le persone con un patrimonio elevato.

Molto spesso si sente dire “con i mercati finanziari si arricchisce solo chi ha già il denaro da investire”.

In realtà, attraverso questa rubrica, ci siamo trovati a definire spesso il ruolo che un consulente finanziario dovrebbe ricoprire all’interno di una famiglia concentrandosi molto spesso nella capacità dello stesso nel sensibilizzare i propri interlocutori al risparmio quotidiano.

A tal proposito, ricordiamo che uno degli scopi principali della rubrica è quello di sfatare tabù e falsi miti sul mondo della finanza che spesso ci sentiamo raccontare.

Oggi sfatiamo il luogo comune secondo cui i mercati finanziari sono accessibili solamente a chi ha già denaro e sono il luogo dove “gli squali di Wall Street divorano il denaro dei piccoli risparmiatori”.

Per farlo, vi illustreremo come funziona il metodo SMarT (Save More Tomorrow) sperimentato dal premio Nobel per l’Economia Richard Thaler ed il suo collega Shlomo Benartzi circa 20 anni fa.
Il metodo si basa su una premessa semplice, ma efficace: se è troppo doloroso risparmiare più oggi, aspetta il prossimo aumento di stipendio!
Il metodo è nato dall’analisi dei comportamenti dei risparmiatori americani che “sanno che dovranno risparmiare. Sanno che lo faranno l’anno prossimo. Ma oggi vanno a spendere!”
Come specie infatti, non solo siamo programmati per scegliere l’oggi rispetto al domani, ma odiamo provare la sensazione che ci stiamo perdendo qualcosa (in questo caso i risparmi di oggi).
Se abbiamo la sensazione di perderci qualcosa, lo evitiamo e non lo facciamo. Ecco perché tante persone non risparmiano e non investono. Risparmiare dà l’impressione di rinunciare a qualcosa, di perdere qualcosa oggi.
Come funziona il metodo? Semplice, si accetta di risparmiare automaticamente una piccola quota dello stipendio (consigliamo il 10%). Poi ci si impegna a risparmiare di più in futuro ma solo quando si riceverà un aumento salariale. Ad ogni aumento, la percentuale risparmiata sullo stipendio crescerà leggermente, ma non verrà percepita come una perdita, perché quei soldi non sono mai stati ricevuti in mano!

Benartzi e Thaler hanno sperimentato il piano SMarT quasi 20 anni fa in un’azienda dove gli operai dicevano di non potersi permettere di risparmiare nemmeno un centesimo del proprio stipendio. Ma i ricercatori li hanno “persuasi” a mettere da parte automaticamente il 3% in un fondo pensione (a nostro avviso meglio un Piano di Accumulo del Capitale) e ad aggiungere un nuovo 3% ogni volta che ricevevano un aumento di paga.

I risultati sono stati straordinari! Dopo soli cinque anni, e tre aumenti, quei lavoratori dipendenti che pensavano di non potersi permettere alcun accantonamento stavano risparmiando quasi il 14% dei loro stipendi! E il 65% di loro risparmiava in media addirittura il 19%!
Tra l’altro, il 19% è il numero che ha reso Theodore Johnson, l’uomo della UPS, incredibilmente ricco…


Di seguito, condividiamo il link ad un simulatore, messo a disposizione dal NY Times che si basa su questo metodo (per utilizzarlo è necessario attivare flash player).
Lasciamo ai nostri lettori le considerazioni del caso, sperando di aver sfatato, attraverso questo articolo, anche questo tabù!

P.S. se non sapete quanto inserire nel rendimento annuo atteso, inserite il rendimento medio annuo dell’indice di borsa azionario mondiale MSCI World negli ultimi 50 anni!

https://archive.nytimes.com/…/…/one-pct-more-calculator.html

Articolo a cura del Dott. Paolo Matteucci e della redazione di Stop Loss

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