Evacuata nell’immediato l’area dove è stato trovato l’ordigno: paura a Roma e pronto intervento delle Forze dell’Ordine.
Scattato uno stato di emergenza nella giornata di ieri a Roma: in via Salaria, una bomba minacciava di esplodere. E’ stato necessario richiedere un intervento veloce delle Forze dell’Ordine, le quali hanno subito proceduto con l’adozione delle misure cautelari.

Gli agenti di zona hanno nell’immediato avviato il loro lavoro. La bomba stazionava in via Salaria, precisamente all’altezza del tratto di strada tra via Galvani e via Leonardo Da Vinci.
Ordigno rinvenuto a Roma: sgomberata via Salaria, altezza tra via Galvani e via L. Da Vinci
Proprio lo scorso 2021, nello stesso territorio eretino era stato rinvenuto un ordigno rimasto inesploso appartenente al periodo storico della Seconda Guerra Mondiale. L’area dell’attuale ritrovamento è pressoché la stessa in cui era già emersa la bomba d’aereo da 500 libbre. Nel 2021, per la rimozione, si era resa necessaria l’evacuazione di ben 3000 persone.

Il sindaco di Monterotondo, Riccardo Varone, aveva annunciato un’imminente riunione con le autorità competenti per stabilire le manovre d’azione in relazione a questo ritrovamento, già preannunciando alla popolazione residente che sarebbe intervenuta sul posto una squadra di personale militare altamente specializzato.
Non aveva escluso che sarebbe potuta rendersi necessaria, come nel 2021, la completa evacuazione dell’area, comprensiva di un piano di assistenza per la popolazione. Oggi, in un comunicato ufficiale, Riccardo Varone ha indicato che a seguito di un sopralluogo nel punto di rinvenimento dell’ordigno, è stato stabilito di mettere in sicurezza la zona per un raggio di 30 metri.
Trovato ordigno inesploso a Monterotondo, è il secondo negli ultimi 5 anni
Stando alle parole del sindaco, nei prossimi giorni saranno pianificate tutte le azioni volte a proteggere l’incolumità della cittadinanza. A tal proposito, è già stato chiuso il tratto di strada compromesso. Il blocco alla circolazione, monitorato da Carabinieri e Vigili del Fuoco, interessa entrambi i sensi di marcia dall’intersezione con via della Dogana fino all’intersezione con via Leonardo Da Vinci.

Il divieto di transito proseguirà sino al termine delle operazioni di rimozione dell’ordigno. La viabilità è stata modificata e per la corsia di marcia proveniente da Roma, in direzione Rieti, è stato istituito l’obbligo di svincolo di svolta a destra in via della Dogana (svolta a sinistra in via Semblera per veicoli con peso superiore alle 3,5 t).
Per il senso di marcia contrario, da Rieti verso Roma, è obbligatoria la svolta a destra verso via Leonardo Da Vinci o a sinistra verso via Aniene. Per l’ingresso a Monterotondo da via Salaria, restano aperte via Aniene e via Alcide de Gasperi.
Ordigni bellici: quelli rimasti sotterrati possono esplodere?
L’ordigno è stato rinvenuto in fase di lavori di scavo per la realizzazione di un connettore Vallagati. Ma qualora ce ne fossero altri, non ancora scoperti, rappresenterebbero un rischio per la popolazione? Ebbene, lavori di scavo, urti, vibrazioni e corrosione possono a tutti gli effetti portare la bomba a esplodere. Si stima che migliaia di tonnellate di ordigni, tra bombe, proiettili e mine, sono ancora interrate in Italia. Attività di costruzione e movimento della terra rappresentano il maggior pericolo di innesco.