FOMO – Fear of missing out: la paura di non esserci

Come sono “strani” i mercati finanziari… neanche 3 mesi fa, pensavamo fosse tutto finito.
Più scendevano più non vedevamo la luce in fondo al tunnel… Ora invece stiamo qui a parlare di un’America verso i nuovi massimi storici, di un’Europa in netta ripresa e così via… Quanti di voi oggi sono delusi dall’aver perso magari l’occasione della vita nel non comprare quando i prezzi erano crollati?

Non preoccupatevi, è una sensazione normale che si dice abbia colpito anche Isaac Newton nel lontano 1720.
Alcuni studi narrano infatti che nella primavera del 1720, Sir Isaac Newton possedeva azioni della South Sea Company, allora il titolo più popolare di Inghilterra. Il titolo salì talmente in alto che, saggiamente, il fisico decise di vendere incassando così un profitto del 100% (per un totale di 7.000 sterline, circa 1 milione di euro di oggi).
Pochi mesi dopo, Newton fece un passo indietro e, pentendosi di aver venduto le azioni, decise di ricomprarle ad un prezzo più elevato rispetto a quanto le aveva vendute.
Scoppiò la bolla sul titolo e il fisico si ritrovò a perdere circa 20.000 sterline (circa 3 milioni di euro di oggi).
In quell’occasione mormorò: “posso calcolare i movimenti dei corpi celesti ma non la follia della gente sui mercati finanziari!”.
Newton fu pertanto soggetto a quello che in gergo viene chiamato FOMO, fear of missing out. Ossia la paura di non partecipare ai guadagni quando tutto va bene.
Il termine deriva dalla sociologia dove rappresenta la paura di non esserci. Nel linguaggio dei mercati FOMO ha subito una torsione semantica diventando la paura di perdere un rialzo. Ha conservato la nevrosi del FOMO della sociologia della comunicazione ma ne ha perduto la frivolezza.

Come ci insegna Newton, le bolle azionarie sono spesso state figlie di avidità ed euforia. C’era cioè l’appetito basico e insaziabile di ricchezza, ma c’era anche una sensazione panica di eccitazione per qualcosa di meravigliosamente nuovo.

FOMO non porta gioia, né quella estatica dell’euforia né quella intellettuale del compiacimento. FOMO, come dice il nome, è impastato di paura, è lo spasmo di Lacan, orrore (di comprare caro) e sollievo (di guadagnare qualcosa e restare in corsa).

FOMO è sceso sulla Terra per dividere gli avidi dagli avari e non lasciare nessuno in mezzo (Alessandro Fugnoli, Il Rosso e il Nero).

Cosa ci insegna questa storia? Bisogna assolutamente evitare comportamenti irrazionali, come il FOMO, sui mercati finanziari. Come? Semplice, pianificando finanziariamente il proprio portafoglio partendo da una strategia ben precisa e perseguendola verso l’obiettivo. Evitate quindi di pensare che i mercati finanziari siano un luogo dove “si fanno soldi facili” e diversificate il più possibile.
Ricordate che per questo tipo di scommettitori, il mercato presta i soldi, non li regala!

Articolo a cura del Dott. Paolo Matteucci e della redazione di Stop Loss

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