Quanto costa un ascensore: cosa sapere su prezzi, tipologie e bonus

L’ascensore è obbligatorio in tutti gli edifici che superano i 3 piani costruiti dopo il 1989, seguendo le indicazioni della legge n.13 del 1989. È tuttavia un impianto utile per ogni edificio con almeno due piani, soprattutto in presenza di persone con disabilità o anziani. In un condominio, l’installazione dell’ascensore prevede la convocazione di un’assemblea che deve approvare il progetto con un numero di voti che corrisponde alla maggioranza dei proprietari e ad almeno il 50% del valore dell’immobile. Per la ripartizione delle spese dell’ascensore si considera per il 50% il valore dell’unità immobiliare e per il restante 50% in misura proporzionale l’altezza di ogni piano rispetto al suolo.
Per avere un’idea chiara su quanto costa un ascensore, è necessario valutare diversi aspetti, sia di tipo tecnico sia estetico. Il prezzo è infatti il risultato di diverse variabili: materiale, tipologia di ascensore, accesso ai bonus.

Tipologie di ascensori

Le tipologie di ascensore si differenziano per collocazione, interno o esterno, alimentazione, oleodinamici o elettrici, e per tutta una serie di personalizzazioni che derivano dalle esigenze strutturali dell’edificio e dalle necessità degli inquilini.
Per quanto riguarda la collocazione, l’ascensore esterno è indicato per gli edifici che hanno poco spazio per inserire un ascensore. Sono più frequenti in edifici preesistenti, perché nelle nuove costruzioni l’ascensore è previsto da progetto. L’alternativa all’ascensore esterno è il miniascensore, meno ingombrante, ma meno efficiente dal punto di vista della velocità. L’ascensore interno è il più diffuso e la variazione di prezzo dipende dalla grandezza della cabina, dal tipo di porte e dalla presenza di sistemi intelligenti di apertura e chiusura, di trasporto, eccetera. Passando all’alimentazione, gli ascensori oleodinamici si muovono grazie alla pressione di un liquido e hanno un costo più basso rispetto ad altri modelli. Ha però alcuni svantaggi: è meno veloce, prevede un numero minore di corse e richiede una maggiore manutenzione. L’ascensore elettrico invece, pur avendo un costo iniziale maggiore, risulta veloce, richiede una bassa manutenzione e non ha limiti di corse.

Quanto costa un ascensore
Volendo fare una stima approssimativa del costo di un ascensore, si può indicare una forbice di prezzi che va dagli 8.000 ai 20.000 euro. A questo costo, che comprende solo l’impianto di elevazione, vanno poi aggiunte le spese per un’eventuale opera muraria di adattamento della struttura, i costi per la progettazione se l’edificio è già esistente. E non bisogna infine dimenticare che l’ascensore per legge richiede la stipula di un contratto con una ditta autorizzata per la manutenzione, che va effettuata periodicamente e certificata.

 

I bonus per installare un ascensore
Per ridurre l’investimento per l’installazione di un ascensore, si possono richiedere diversi bonus. Con la legge di Bilancio 2022 è stato introdotto il bonus barriere architettoniche che permette di avere uno sconto del 75% sull’installazione di un impianto di elevazione con l’obiettivo di eliminare gli ostacoli alla mobilità. Oltre al bonus barriere architettoniche, si può comunque accedere anche al bonus ristrutturazioni, che prevede un’agevolazione del 50% sulle spese per l’installazione dell’ascensore e, se nel condominio sono in corso interventi di efficientamento energetico, l’ascensore può anche rientrare nel Superbonus 110%. Il consiglio è di rivolgersi a ditte specializzate per conoscere tutti i requisiti d’accesso e richiedere una consulenza specifica per produrre tutta la documentazione corretta per ottenere il bonus.

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