Corridoio Laurentina: filobus operativi entro fine 2018

La commissione capitolina Mobilità ha fatto il punto sui cantieri annunciando alcune novità in merito al tracciato che seguiranno i filobus nelle immediate vicinanze della stazione Metro Laurentina.

Gli interventi rimasti dovrebbero infatti concludersi entro il 30 settembre prossimo. Da quel momento serviranno un paio di mesi per i dovuti controlli e collaudi prima di far entrare in funzione i filobus tra dicembre e gennaio prossimi.

La novità più interessante riguarda il tracciato del Corridoio che sarà interamente in sede protetta. Una prima ipotesi, per coprire i 5,8 km da Tor Pagnotta alla Metro Laurentina, che era già presente nella progettazione originale (poi stralciata sotto l’amministrazione Alemanno) ma osteggiata dai residenti per l’eliminazione di un filare di pini nello square centrale, dall’incrocio con via dell’Umanesimo fino alla Metro. Ciò che venne quindi proposto, allora, era l’ingresso del filobus nel traffico normale fino all’arrivo (circa 800 metri in totale) alla Stazione Laurentina. Ma ora sembra essere stata avanzata una soluzione alternativa, che comunque potrebbe non essere accolta con pieno favore dai cittadini e dagli automobilisti. Roma Servizi per la Mobilità, che ha ottenuto l’incarico di progettare una corsia protetta anche per questi 800 metri finali del corridoio, avrebbe pensato infatti a un tracciato che non sarebbe più disegnato al centro, bensì al lato destro della carreggiata, con una corsia laterale che verrebbe sottratta al normale traffico veicolare. Questo porterebbe anche all’eliminazione di alcuni posti auto (stimati in meno di 50), recuperabili forse riducendo l’ampiezza dei marciapiedi, con un intervento comunque ancora da progettare. Potrebbero essere questi due elementi (la riduzione della carreggiata e l’eliminazione di alcuni parcheggi) a riaccendere la polemica con i residenti.

Ovviamente , con l’entrata in funzione del corridoio, ci saranno delle variazioni alla mobilità.

Saranno tre le linee esercitate con i filobus. Si parte con le già esistenti 722 e 707 (che proseguiranno in direzione Trigoria), per poi passare alla nuova linea 72 che collegherà i capolinea di Tor Pagnotta e Laurentina. Ci saranno alcune linee (come la 044) che verranno limitate a Tor Pagnotta per consentire lo scambio con il filobus, mentre altre già esistenti (sembrerebbe la 776 e la 772) potranno utilizzare il corridoio in alcuni tratti del loro percorso.

Critiche da parte delle forze d’opposizione in Municipio IX dovute alla mancata diffusione delle notizie all’interno dell’ente. Afferma, infatti,  il Consigliere di Fdi, Massimiliano De Juliis: “Le informazioni le stiamo apprendendo dalla stampa, chiederemo che tutte le carte ci siano presentate in Commissione al più presto, dato che queste modifiche non sono state sottoposte al Municipio”. Esterna le proprie preoccupazioni sul traffico avanzate anche dal Consigliere Pd, Alessandro Lepidini, il quale però ammette che questo intervento darebbe un senso all’elettrificazione del Corridoio: “Certo, questa previsione porta con sé il rischio di congestionare il traffico sulla Laurentina, ma è una misura – aggiunge il Consigliere dem – che potrebbe essere accolta qualora al filobus venisse aggiunta anche la realizzazione di parcheggi di scambio: sono queste le misure che permettono di rimodulare i flussi della mobilità. In ogni caso non sembra che ci siano stati interventi sulla rampa o sul ponte a Tor Pagnotta, quindi la previsione di concludere i lavori entro fine settembre mi sembra alquanto irrealistica”. Rassicurazioni in tal senso arrivano invece dal Presidente della Commissione Mobilità, il Consigliere del M5S Giulio Corrente: “C’è stato recentemente un sopralluogo con l’Assessorato capitolino, i cantieri procedono e per fine settembre i lavori saranno conclusi – afferma Corrente – La sede protetta è una scelta politica: se il filobus funzionerà bene allora più gente dai quartieri serviti lascerà a casa l’auto, anche grazie alle linee che arriveranno a Trigoria. Certo – conclude – il fatto che in fase progettuale non sia stato previsto un parcheggio di scambio è stato sicuramente un errore”.

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