Quanto conosciamo di Roma? E quanto conoscono della nostra città i turisti che la visitano? Ben poco, se la durata media di permanenza di un turista nella città eterna è di soli due giorni… I dati ufficiali indicano infatti che un turista resta a Roma solo 3 notti e due giorni e che il luogo più visitato è il Pantheon, seguito dal Colosseo e dai Musei Vaticani. Il 90% del turismo è “fagocitato” esclusivamente da questi luoghi. Raramente – come ha sottolineato Claudio Cecchini, Direttore generale dell’Opera Romana Pellegrinaggi – i turisti si riescono a “schiodare” dal centro storico di Roma e da questi soli tre luoghi.
Eppure Roma è ancora, dal punto di vista storico/archeologico/culturale/artistico/architettonico “caput mundi”. E tra i tesori nascosti ci sono le bellezze del V Municipio, al secondo posto dopo il I Municipio romano (il Centro storico), per beni archeologici. Beni che vanno saputi valorizzare e comunicare. Ma come? Le idee per farlo i cittadini che abitano questi quartieri le hanno, e ben chiare. Associazioni e comitati, imprese e operatori turistici si sono riuniti venerdì 23 nell’area antistante il mausoleo di Sant’Elena, davanti alla parrocchia dei SS. Marcellino e Pietro ad Duas Lauros e accanto alle catacombe più importanti – e meno visitate – di Roma proprio per dare voce alle proprie proposte di rilancio di quartieri ad alto valore culturale e turistico che sono lasciati abbandonati a sé stessi.
L’evento, organizzato dall’associazione Impegno CiVico, si è inserito nell’ambito della serie di incontri a tema che ha lo scopo di valorizzare questo territorio romano grazie al contributo di cittadini attivi e propositivi che vogliono collaborare con le istituzioni per il benessere comune. Guidati dal presidente dell’associazione, Mauro Caliste, gli incontri coinvolgono cittadinanza ed esperti allo scopo di raccogliere – come ha dichiarato in apertura lo stesso Caliste – idee e proposte: “stiamo partendo con una valigia vuota che riempiremo lungo il percorso con idee e proposte per realizzare un futuro migliore per tutti. Roma è un gigante addormentato che vogliamo svegliare e siamo partiti non a caso dai temi Cultura e Turismo, perché sono l’energia sotterranea di questa città, energia che dobbiamo far emergere”.
Stefano Pratesi, esperto in turismo sostenibile esperenziale, ha presentato le prime proposte nate proprio in seno alla stessa associazione, mettendo in luce le peculiarità di un’area che deve riuscire a trattenere i turisti, a farli tornare, a far loro scoprire quali emozioni un territorio vivo e ricco di storia, di elementi naturali, di arte può offrire. “Questo territorio ha la vocazione della ‘bellezza’, che è ciò che attrae i turisti” ha detto Pratesi specificando che il V è il Municipio romano a più alta biodiversità naturale con ben 23 parchi di cui 4 archeologici, risorse mai sfruttate.
Don Francesco Indelicato, direttore dell’Ufficio per la Pastorale del Tempo Libero, del Turismo e dello Sport del Vicariato di Roma, ha sottolineato che la diocesi di Roma ha sempre tenuto in grande considerazione il turismo in quanto porta con sé il discorso dell’evangelizzazione ma si rende conto che in questa città non viene fornito “quasi niente che orienti il turista in un percorso di conoscenza: le periferie non si conoscono, le attività che vi si svolgono non vengono collegate con quelle di chi opera nel Centro. Ma soprattutto bisogna lavorare alla creazione di cultura in senso lato, soprattutto nei giovani, perché ci siamo resi conto che, anche se si fa una comunicazione efficiente di un evento o di un luogo, non otteniamo risultati se il ricevente non ha le basi culturali per comprenderne la portata, quindi per lui non ha alcun interesse”.
Durante l’incontro hanno preso la parola diverse realtà territoriali associative, imprenditoriali e lavorative, come la Onlus Ad Duas Lauros rappresentata da Maurizio Fedeli, la CoopCulture (cooperativa che si occupa di gestire beni culturali del calibro del Colosseo e dei Fori imperiali) rappresentata da Leonardo Guarnieri e le imprese e i professionisti del territorio che operano nel campo turistico. Ne è uscita una chiara visione delle criticità e dei modi – semplici e poco costosi – per superarle. Contributi preziosi che l’associazione Impegno CiVico ha inserito nella sua valigia delle proposte.
Al termine dell’incontro il parroco, padre Ciro Sicignano, ha dato modo ai presenti di visitare il mausoleo di Sant’Elena e le sale del museo al suo interno. Si tratta di uno dei luoghi archeologici più importanti di Roma poiché è l’esempio del passaggio dalla Roma pagana alla Roma cristiana, in un territorio che è stato definito come “un libro di pietra in cui si può leggere la nostra storia”.