Le truffe a danno dei turisti non conoscono sosta. Questa volta però a farne le spese è stato l’albergatore. Un turista spagnolo, dopo aver alloggiato in un hotel nei pressi della stazione Termini, non è riuscito a tenersi dentro lo sdegno per il trattamento ricevuto. La struttura che aveva prenotato presentava gravi carenze igieniche e non rispettava le norme di legge. Tutto questo non sarebbe emerso se il tenace turista non avesse scritto al sindaco di Roma, Virginia Raggi.
La lettera non è stata archiviata, anzi, ha dato vita a un’indagine che ha fatto emergere una serie di infrazioni come la mancata comunicazione della tassa di soggiorno. Una perdita per il Roma Capitale pari a 143.046 euro. Inoltre, è scattata anche una segnalazione all’Asl di competenza poiché la struttura presentava più di 41 posti letto, rispetto alla capacità ricettiva autorizzata e non rispettava una serie di norme igieniche.
La vendetta del turista
Una vicenda del genere normalmente si sarebbe risolta con una recensione negativa sul web, senza scomodare i rappresentanti delle istituzioni. All’albergatore invece è andata decisamente peggio poiché l’albergo è stato chiuso dalle autorità. Pochi giorni dopo il controllo, sempre nell’area della stazione Termini, la stessa sorte è toccata a un’attività di affittacamere, ubicata sotto il livello stradale, per le scarse condizioni igieniche.
La sindaca si espressa sulla questione attraverso un post pubblicato su Facebook in cui ha scritto: “Chi accoglie i turisti contribuisce alla buona immagine delle nostre città. Chi lo fa male crea un danno a tutti i cittadini e a tutti coloro che fanno bene il proprio lavoro”.