Papa Francesco ritorna a San Giovanni in Laterano

Il prossimo 15 febbraio, giovedì dopo le Ceneri, come è tradizione all’inizio della Quaresima Papa Francesco incontrerà i sacerdoti e i diaconi della diocesi di Roma nella basilica di San Giovanni in Laterano alle 9.30. A darne notizia è l’arcivescovo Angelo De Donatis, vicario generale del Santo Padre, in una lettera indirizzata ai sacerdoti e ai diaconi della diocesi di Roma: «Come è tradizione negli ultimi anni – scrive – vivremo una liturgia penitenziale comunitaria, con la possibilità di confessarci, al termine della quale il Papa ci rivolgerà la sua parola». L’appuntamento si svolgerà a porte chiuse.

Sempre nella stessa missiva l’arcivescovo vicario invita «tutte le comunità, in particolare le parrocchie, a trovare occasioni per confrontarsi sulle “malattie spirituali”», tematizzate nel discorso di chiusura del Convegno diocesano, lo scorso 18 settembre: l’economia dell’esclusione; l’accidia egoista; l’individualismo comodo; la guerra tra noi; il pessimismo sterile; la mondanità spiritale.

Il testo scelto per aiutare le comunità a vivere proficuamente questo «tempo di verifica, di condivisione, di purificazione», si legge ancora, è l’esortazione apostolica “Evangelii Gaudium”, la prima di Papa Francesco, scritta e pubblicata al termine del Sinodo su “La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede (7-28 ottobre 2012) e che affronta proprio il tema dell’annuncio del Vangelo nel mondo attuale: «Riprendendo la lettura di “Evangelii Gaudium” – spiega monsignor De Donatis -, in particolare i nn.52-101, ogni comunità potrà trovare diversi modi per confrontarsi». L’obiettivo: avviare un «lavoro comunitario» che sappia riflettere «con franchezza su quale sia la sua malattia spirituale». I risultati di questo discernimento andranno inviati al Vicariato attraverso i parroci e i prefetti entro la prima settimana di aprile per consentire «un lavoro di sintesi da presentare al Papa in vista del prossimo Convegno diocesano».

A supporto della proposta il Consiglio episcopale ha redatto un dépliant intitolato “Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati”. Anch’esso inviato dal vicario insieme alla lettera, presenta brevi tracce per la condivisione alla luce di “Evangelii Gaudium” e delle conclusioni dello scorso Convegno diocesano al fine di aiutare le comunità «a fare un esame di coscienza comunitario per correggerci e “prendere il largo”, con rinnovato entusiasmo, ed essere capaci di annunciare il Vangelo della Pasqua all’umanità di oggi».

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