“In queste settimane mi sono rivolta a cittadini, istituzioni, dipendenti di Roma Capitale e della società che raccoglie i rifiuti a Roma: dobbiamo unirci e reagire insieme.”
Così esordisce incisivamente ed accoratamente la Sindaca Virginia Raggi in un post, risoluta e non scoraggiata di fronte alle tante difficoltà che gli eventi pongono alla gestione e condizione della nettezza urbana a Roma
“Una chiamata alle armi dopo che due dei quattro impianti di trattamento e raccolta dei rifiuti di Roma sono andati in fiamme negli ultimi tre mesi, 600 cassonetti sono bruciati in due anni, un’isola ecologica è stata incendiata.”
“Per decenni il pagamento dei premi ai dirigenti non è mai stato legato alla reale pulizia della città ma solo all’utile di esercizio: se il bilancio di Ama finiva in attivo, i dirigenti venivano premiati.” –dichiara la prima cittadina –
Nel nuovo contratto di servizio tra Roma Capitale e l’Ama, la società che raccoglie e tratta i rifiuti di Roma, come buonsenso vuole che sia, continua a dire la Sindaca “dopo due anni e mezzo di battaglie in azienda e una serie di Consigli di Amministrazione cambiati – siamo riusciti ad imporre questa clausola: i dirigenti, che prima venivano premiati in base ai freddi numeri di bilancio, ora dovranno fare i conti con la reale pulizia della città. In qualsiasi città d’Italia sarebbe scontato, ma a Roma non era così.”
Tante cose sono state cambiate nella gestione “ma il sistema si oppone. Ci vorrà del tempo affinché tutto funzioni ma voglio che sia chiaro: non siamo mai rimasti con le mani in mano.”
La sindaca si scusa a nome di tutta la giunta se qualcuno mandato in Ama ha perso di vista i buoni propositi e per questo non era il caso che vi rimanesse. – continua – “Con questo contratto si cambia prospettiva. Ma invito tutti i cittadini ad esserci vicini. I cambiamenti epocali comportano sacrificio e l’impegno di tutti. Ci sarà chi si ribellerà ma noi dobbiamo andare avanti.”
Avanti con la guerra ai rifiuti, strategica è la raccolta “porta a porta” avviata in questi due anni per oltre 280 mila persone, un valido metodo per ridurre i volumi di spazzatura.
La lotta all’evasione tariffaria ha valso la diminuzione della tariffa sui rifiuti (Ta.Ri.) per tre anni consecutivi: per l’anno 2019 la riduzione andrà a vantaggio delle utenze non domestiche – bar, ristoranti, imprese ed esercizi commerciali – con una diminuzione media del 6,1% in bolletta rispetto al 2018, grazie ai 16,5 milioni di euro recuperati dall’evasione.
Nonostante le difficoltà e l’impegno c’è chi evidentemente reitera in comportamenti incivili e pericolosi
“l’azienda da sola non può stare dietro a tutti gli “zozzoni”: quegli incivili che sporcano la città lasciando rifiuti in strada e che infangano l’immagine della maggioranza di noi romani.”
E’ fondamentale cambiare le brutti abitudini.
“Questa è una lotta che si porta avanti mettendo insieme Ama, Polizia locale e tanto senso civico in più che porti ogni cittadino a sentire come offesa personale l’insozzamento di Roma da parte di chiunque altro. Il 30% di coloro che abbiamo fermato e multato viene da fuori città.”
Conclude la sindaca il suo post con un suggestivo invito
“Quando ero piccola ricordo una bruttissima battuta: traduceva SPQR in Sono Porci Questi Romani. Noi dobbiamo assolutamente cambiarla in “Sono PULITI Questi Romani”, ma dipende solo da ciascuno di noi.“