Si annuncia una giornata campale per la capitale: domani sciopero dei taxi e manifestazione in pieno centro: gli orari e i luoghi della protesta
Per la capitale si annuncia una giornata di enormi difficoltà . E’ stato infatti proclamato lo sciopero nazionale dei tassisti, che domani, martedì 21 maggio incroceranno le braccia e spegneranno i motori delle loro vetture. Sempre domani a Roma, è stata organizzata una manifestazione, destinata a portare ulteriori disagi per il traffico urbano. Ecco tutte e info necessarie.
I sindacati dei tassisti hanno indetto uno sciopero nazionale per la giornata di domani, 21 maggio del 2024. L’astensione porterà al blocco del servizio dalle ore 8 di mattina fino alle ore 22. Quattordici ore di stop “a tutela anche di tutti gli utenti che prendono i taxi”, ha specificato Alessandro Genovese, responsabile nazionale di Ugl Taxi, la principale organizzazione sindacale che raggruppa i tassisti italiani. La protesta durerà per tutta la giornata di domani, fatte salve le fasce di garanzia e i servizi sociali previsti dalla normativa, ed è stata spiegata con dovizie di particolari in un comunicato a firma Unica Taxi Filt Cgil. “Gentile Utente, martedi 21 maggio é previsto uno sciopero nazionale del servizio taxi dalle ore 8 alle 22”.
I motivi dello sciopero e della manifestazione dei taxi
Viene inoltre spiegato che “la categoria aspettava da anni i decreti attuativi della legge quadro del settore (12/19). Quei decreti servivano a regolamentare meglio i servizi di NCC e taxi. Scioperiamo per chiedere al Governo di scrivere decreti che servano ad attuare lo spirito della legge quadro di settore, non a capovolgerlo per accogliere le pressioni di chi vuole fare profitto con la mobilità. Le regole europee (direttiva Bolkenstein) escludono i taxi dall’ambito della concorrenza, perché ne riconoscono il carattere di servizio pubblico. A questo corrispondono obbligo di prestazione, rispetto di turni fissati dalle amministrazioni e applicazione di tariffe imposte. Chi sale su un taxi sa che il corrispettivo della corsa è fissato da un tassametro, che applica tariffe fissate dalle autorità competenti e non da un algoritmo. Come dimostrano i continui rincari del trasporto aereo e ferroviario, non è vero che la liberalizzazione porta a risparmio e maggiore scelta per il consumatore”.
Parole alle quali seguono quelle del responsabile nazionale di Ugl taxi, Alessandro Genovese. “La nostra protesta non è e non deve sembrare una difesa corporativa, domani scenderemo in piazza anche a tutela dell’utenza. Oggi gli utenti possono contare infatti su tariffe certificate, domani, senza i decreti attuativi adeguati e senza regole non è detto: se cresce la domanda di servizi taxi e ncc gli algoritmi delle multinazionali vanno alle stelle; in situazioni di emergenza o per calamità naturali i prezzi sono lievitati del 400%. A febbraio i ministri Urso e Salvini ci avevano convocato per definire i decreti attuativi adeguati con l’impegno a approvarli entro aprile. Tuttavia alcuni incontri al Mise, dove è stato ricevuto il vice presidente di Uber Tony West, e alcune dichiarazioni ai question time ci hanno dato l’impressione che tutto sia fermo, mentre a causa delle multinazionali che operano nelle grandi città la deregolamentazione è sotto gli occhi di tutti”.