Il provvedimento per l’aumento delle tariffe delle strisce blu è stato rinviato di qualche mese; tra caos nel centro storico, spaccature politiche e proteste dei commercianti, la riforma sui parcheggi a pagamento è stata momentaneamente accantonata.
La riforma rischia di risultare fortemente impopolare e quindi difficile da mettere in campo ad un anno dalle prossime elezioni amministrative.
“È l’unica strada per combattere il traffico”, aveva spiegato Enrico Stefàno, presidente della commissione capitolina trasporti e principale promotore della riforma
I rincari delle tariffe, nella riforma immaginata dal Campidoglio, sarebbero previsti in particolare nella zona a traffico limitato del centro storico, con la sosta di 60 minuti destinata ad aumentare di quasi due euro, passando da 1,20 euro l’ora a 2 euro l’ora per i primi 120 minuti e arrivando poi a 3 euro per ogni ora aggiuntiva. Nel resto del centro da via Ludovisi a via Veneto la tariffa dovrebbe invece aumentare di 50 centesimi rispetto a quella corrente. Lo stesso meccanismo dovrebbe essere esteso a tutte le strade che compongono la Ztl Vam 1, cioè quelle dei quartieri inseriti nell’anello ferroviario: da Testaccio al Trieste-Salario. Nelle intenzioni del Campidoglio ci sarebbero anche delle riduzioni, man mano però che si va verso la periferia. Nelle zone 3,4,5 e 6 che corrispondono all’area sud-est della Capitale (Tor Bella Monaca, Tiburtino, Garbatella) e alle estremità dell’XI e XV Municipio fino a Ostia la tariffa dovrebbe passare da un euro a 50 centesimi l’ora. Ma tutto ciò, a questo punto, rischia seriamente di saltare.