Un disastro annunciato a causa della condizione degli argini dei fiumi e non solo del cambiamento climatico.
UCDL, Unione per le Cure, i Diritti e le Libertà, movimento politico fondato dall’avv. Erich Grimaldi, per tali motivi, chiede, a gran voce, che l’attuale Governo intervenga, con urgenza, per ripristinare e mettere in sicurezza tutte le zone colpite ed in particolare gli argini dei fiumi, ponendo in atto interventi massicci per liberare quelle abitazioni, imprese agricole e imprese industriali ancora sommerse dall’acqua e fango, sostenendo, anche economicamente, i cittadini in difficoltà.
La regione ed i precedenti Governi, difatti, non sono mai intervenuti, nonostante le reiterate e decennali denunce sull’assenza di un piano di prevenzione dei dissesti idrogeologici in Emilia-Romagna come in tutta Italia.
Bonaccini, peraltro, è già da qualche anno commissario straordinario per il dissesto idrogeologico, come scrive il Fatto Quotidiano.
La Corte dei Conti, come ha scritto Open, inoltre, ha poi rilevato “la mancata realizzazione da parte dell’Amministrazione regionale, in un arco di tempo durato oltre un decennio, dell’opera di sistemazione idrogeologica per l’importo di circa 55 milioni, oltretutto finanziato interamente dallo Stato, che ha determinato la restituzione di detta somma al bilancio del ministero”.
UCDL, quindi, ferma la richiesta d’aiuto immediato ai cittadini, depositerà esposti in tutte le Procure della regione nonché alla Corte dei Conti, affinché indaghino sulle responsabilità per le omissioni tutte che hanno provocato tale preannunciata tragedia, considerando il mancato utilizzo dei fondi per interventi strutturali sul fronte della messa in sicurezza del territorio.
Ad annunciarlo, il coordinamento regionale UCDL Emilia Romagna, nella persona dell’ing. Paolo
Venturi.