Le mascherine erano vendute a prezzo moderato, ma erano acquistabili solo a fronte di una spesa minima di 15 euro in altri prodotti.
Questo è quanto accade in una farmacia in via Giorgio Scalia; sulle vetrine era anche esposto un foglio che descriveva le regole per l’acquisto.
Gli agenti del commissariato Borgo hanno voluto indagare ed uno di loro si è finto cliente per verificare di persona. Alla richiesta di una mascherina, la farmacista ha indicato il cartello e ricordato le regole al poliziotto in borghese.
In quel momento gli agenti sono entrati in farmacia ed hanno identificato la donna e il titolare dell’attività, suo coniuge. Dopo aver avvertito entrambi dell’irregolarità basata sulla manovra speculativa, entrambi sono stati denunciati.