Trascura un infarto in corso per non recarsi all’ospedale: torna a casa dopo due mesi di ricovero

La paura di recarsi negli ospedali al tempo del Covid19 è tanta ed è questo che ha spinto un cittadino romano ad ignorare i sintomi di un infarto.

“Temendo di andare in ospedale durante la pandemia, trascurò un infarto cardiaco. Negativizzato, è tornato ieri a casa dopo due mesi di ricovero.
L’uomo era arrivo al pronto soccorso il 4 marzo ed era stato immediatamente ricoverato in terapia intensiva con un grave insufficienza respiratoria correlata a infezione da coronavirus.
Intubato e sottoposto a ventilazione meccanica, l’uomo di 62 anni è stato trattato con successo secondo il protocollo terapeutico ospedaliero per Covid-19″.

Questa è la ricostruzione dei medici del Policlinico Sant’Andrea di Roma.
Il personale sanitario, durante la terapia intensiva, aveva rilevato “una severa insufficienza cardiaca dovuta a un pregresso infarto miocardico anteriore, verificatosi probabilmente una decina di giorni prima e trascurato dal paziente per il timore di recarsi in ospedale durante la pandemia.
A seguito del miglioramento del quadro polmonare e della negativizzazione dei tamponi nasofaringei, il paziente è stato trasferito nel reparto di Cardiologia per essere sottoposto ad approfondimenti diagnostici che confermavano la severa disfunzione cardiaca. È stato quindi sottoposto a coronarografia e angioplastica e gli è stato impiantato un defibrillatore per la prevenzione della morte cardiaca improvvisa”.

Dopo due mesi di cure, finalmente ieri l’uomo è potuto tornare nella sua abitazione, grazie allo sforzo di diversi specialisti e infermieri che hanno collaborato per salvargli la vita.

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