Secondo il rapporto Inrix, società americana di analisi di dati relativi al traffico urbano, Roma risulterebbe al secondo posto, dietro solo a Bogotà.
Se nella Capitale un cittadino spende 254 ore della sua vita bloccato nel traffico, a Bogotà ne utilizzano 272; considerando che gli abitanti della capitale colombiana sono circa 4 volte rispetto a quella italiana, i numeri sono ancora più impressionanti.
In generare in Italia la situazione non è delle migliori: nella top ten c’è anche Milano. Il capoluogo lombardo è settimo con 226 ore. Terzo posto per Dublino (246), davanti a Parigi e la russa Rostov sul Don (237) e Londra, con 227.
Per le altre città italiane Firenze è 15/ma con 195 ore perse nel traffico, Napoli è 17/ma (186 ore), Torino è 22/ma con 167, Genova è 46/ma con 148 ore e Bologna è 47/ma con 147 ore. Migliore la situazione a Bari (71/ma e 133 ore perse), e Palermo (83/ma con 119 ore perse).
Il coordinatore nazionale dei Versi, Angelo Bonelli, commenta:
C’è un altro inquinante che riduce la qualità della vita delle persone oltre allo smog, sono le ore perse nel traffico da ogni cittadino e Roma e Milano sono tra le città nel mondo con il maggior numero di ore perse per ogni cittadino nel traffico.
La quantità di auto circolanti in Italia – aggiunge – è tra le più alte d’Europa e questa è anche una causa dell’emergenza sanitaria rappresentata dal superamento dei limiti di legge di Pm10 e 2.5 e i sindaci devono affrontare questo problema contestualmente alla trasformazione delle città a misura di trasporto pubblico.
La sindaca Sala e la sindaca Raggi affrontino con determinazione l’emergenza sanitaria dello smog riducendo drasticamente il traffico privato nelle città e non affrontino il problema solo quando assistiamo al superamento dei limiti di legge”.