Test sierologici, prosegue la ricerca di dati sul Covid-19: cosa fare dopo il risultato

Sono già centinaia i test sierologici effettuati dalle strutture private abilitate dalla Regione Lazio.
Le prime 60 mila persone tra medici e forze dell’ordine hanno già effettuato il prelievo del sangue.

In seguito, anche i cittadini potranno sottoporsi al test, anche se a pagamento; nessun obbligo previsto, ma i dati risulterebbero molto più utili se spalmati du larga scala.
Come funziona di preciso l’iter del test?
Il cittadino, per un costo massimo di 45€, può recarsi in uno dei centri abilitati dalla Regione ed eseguire il test. Verrà prelevato del sangue, per il tracciamento delle immonoglobuline IgG, ovvero quelle che rintracciano gli anticorpi al virus e stabiliscono se l’infezione è avvenuta ed è passata e delle IgM quelle che, invece, attestano un’infezione in corso.

Nel giro di 48 ore il cittadino avrà i risultati e in caso di positività, dovrà contattare immediatamente il proprio medico di famiglia, che comunicherà all’Asl di riferimento i dati del paziente e richiederà il tampone.
Questo nuovo test verrà svolto nelle successive 48 ore in uno dei centri abilitati, suddivisi nelle Asl del territorio romano: via Clauzetto – Casa della Salute XV Municipio; via Santo Stefano Rotondo 5 -Ospedale S. Giovanni/Addolorata; via Alvaro del Portillo – Campus Biomedico; via Nicolo Forteguerri – Casa della Salute S. Caterina della Rosa; via Casal Bernocchi – Sede Direzione Asl; piazza Carlo Forlanini – Ex Presidio Forlanini.

L’intera procedura è fondamentale per scovare anche gli asintomatici o paucisinotmatici, probabilmente la categoria di infetti più pericolosa.

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