Test rapidi del sangue: medici e autisti degli autobus le priorità

Entro la prossima settimana partiranno i test sierologici nel Lazio; l’analisi del sangue sarà fondamentale per capire quante persone sono entrate a contatto con il virus e quante ne sono guarite. Attraverso le immunoglobuline si potrà vedere se sono stati prodotti anticorpi.

Domani, come annunciato dal governatore Nicola Zingaretti, e dal suo assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, arriveranno le linee guida della Regione redatte con un pool di esperti per delineare tempi, modi e perimetro del piano.

L’assessore alla sanità D’Amato precisa:
“Non ho mai parlato di tamponi a tutta la popolazione. Noi ne abbiamo fatti tanti, siamo a 45mila. Noi parliamo di una estensione massiccia dei test sierologici”. La Regione si muoverà d’intesa con il governo, tanto da parlare di “intervento coordinato con le indicazioni nazionali, alcune sono nella circolare ministeriale. Guardiamo ai test rapidi molecolari con grande attenzione, così come guardiamo con attenzione ai test sierologici”.

Saranno quattro le categorie sulle quali si inizierà a effettuare i test sierologici: il personale sanitario, medici e infermieri in testa, gli addetti comunali ai servizi pubblici, residenze per anziani e strutture al chiuso ancora funzionanti.

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