La gestione dei parcheggi a pagamento nelle grandi città è da sempre una sfida complessa, aggravata dai cosiddetti “furbetti delle strisce blu” che occupano gli stalli senza pagare la tariffa dovuta.
Per contrastare questo fenomeno e migliorare l’efficienza della sosta, Roma Capitale ha approvato l’implementazione del progetto SOSPAS (Smart On-Street Parking System), un sistema innovativo che prevede l’installazione di sensori hi-tech per monitorare in tempo reale gli stalli a pagamento e quelli destinati al carico e scarico merci.
Il progetto SOSPAS mira a ottimizzare la gestione della sosta attraverso l’uso di tecnologie avanzate. In particolare, prevede l’installazione di 7.514 sensori smart in 23 ambiti urbani situati nei Municipi I e II, aree che ospitano l’80% degli stalli tariffati di Roma. Questi dispositivi saranno in grado di rilevare la presenza dei veicoli sulle strisce blu e sugli stalli destinati al carico e scarico merci, trasmettendo le informazioni a un software centrale di supervisione.
La distribuzione dei sensori sarà la seguente:
Il sistema consentirà di monitorare in tempo reale la disponibilità dei parcheggi, facilitando la ricerca di posti liberi da parte degli automobilisti e permettendo alle autorità di intervenire tempestivamente in caso di irregolarità.
L’adozione di sensori hi-tech per il monitoraggio della sosta offre numerosi benefici:
L’assessore alla Mobilità di Roma Capitale, Eugenio Patanè, ha sottolineato l’importanza del progetto, affermando che “il sistema di sensori permetterà a Roma Capitale di monitorare e gestire meglio la sosta, intervenendo in modo più efficace sulla mobilità cittadina”. Se i risultati saranno positivi, l’amministrazione prevede di estendere l’implementazione dei sensori ad altre aree della città, ampliando così i benefici derivanti da una gestione smart della sosta.
L’introduzione dei sensori hi-tech rappresenta un passo significativo verso una gestione più efficiente e trasparente dei parcheggi a pagamento a Roma. Questo approccio innovativo non solo contribuirà a punire i “furbetti delle strisce blu”, ma migliorerà anche la qualità della vita urbana, rendendo la mobilità più scorrevole e l’ambiente cittadino più ordinato e sicuro.