Scuola Trionfale, genitori difendono l’istituto: la preside non cambiò il testo

Dopo lo scandalo della descrizione discriminatoria in cui si evidenzia la differenza di status sociale nei quattro plessi dell’istituto comprensivo Trionfale, i genitori degli alunni hanno preso parola per smentire le voci e la descrizione discriminatoria presente nel sito della scuola.

“C’è stato un grande fraintendimento e, sicuramente, un errore grossolano nel formulare il messaggio” o ancora “In una scuola pubblica, ed è questo il valore aggiunto, c’è sempre una varietà umana e sociale, il figlio del professionista che siede vicino a quello dell’impiegato. Nessuno ha mai fatto distinzioni conclude questa è una scuola che contempla tante realtà e in cui i problemi magari sono altri: compriamo noi la carta igienica o parte del materiale didattico”.
“Mio figlio ha sempre frequentato questo plesso che è stato definito di ceto medio-basso ma tra i suoi compagni c’era tanto il bambino rom quanto il figlio di dirigenti televisivi”, mentre un insegnante sottolinea: “Non c’è mai stato un plesso di serie A né uno di serie B. Di certo quella presentazione è stata scritta male”.

Dal 2012 sul sito compare la descrizione sotto accusa e il collegio di istituto dei genitori ne aveva chiesto la modifica già lo scorso settembre, quando il messaggio aveva ottenuto maggiore visibilità dopo il restyling del sito web. La presidenza aveva risposto che per cambiarlo bisognava prima procedere con un collegio docenti e poi con un consiglio d’istituto, in quanto il testo era stato redatto seguendo i criteri ministeriali.

Il Miur però, precisa quanto segue:
“È richiesta una semplice analisi del contesto al fine di definire al meglio le scelte didattiche e l’offerta. Pertanto è stata una libera scelta dell’Istituto inserire quel testo in una pagina di presentazione della scuola”. La prossima mossa sarà un consiglio straordinario per capire come sia stato redatto il testo e poter finalmente definire come operare per le eventuali modifiche o rimozioni.

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