Ancora in crescita i numeri del nuovo focolaio di coronavirus al San Raffaele di Roma in via della Pisana. Fino a sabato sono stati registrati 31 casi, mentre questa mattina sono saliti a 37 positivi, in seguito al risultato dei tamponi dellâAsl Roma 3.
700 i tamponi effettuati su degenti e personale sanitario, ma ora lâindagine punta a rintracciare il paziente uno, ovvero la persona che ha dato il via al nuovo cluster romano.
Giuseppe Quintavalle, commissario straordinario della Asl Roma 3, ipotizza:
âĂ probabile che il caso indice del focolaio al San Raffaele sia riferibile ad alcuni operatori della struttura, ma si attende la conclusione dellâindagine epidemiologicaâ.
Alessio DâAmato assessore alla sanitĂ della Regione Lazio spiega:
âLa Regione il 18 aprile scorso ha emanato unâordinanza che contempla anche la procedura da seguire nei casi di trasferimento da un ospedale allâaltro o da un ospedale a una struttura riabilitativa: il paziente in uscita viene sottoposto a tampone e in caso di negativitĂ viene accolto dal centro che lo deve prendere in cura, il quale però deve attuare a scopo precauzionale una quarantena di 14 giorniâ.
Lâospedale San Raffaele ha fatto sentire la propria voce in risposta alla Regione:
âContrariamente a quanto riportato nelle comunicazioni regionali, dai dati in possesso della struttura e messi a disposizione della Asl sembra emergere una origine derivata dallâinvio di pazienti giĂ positivi da parte di alcuni presidi ospedalieri.
LâIrccs San Raffaele di Roma smentisce in particolare che siano stati i propri operatori la causa della diffusione del virus allâinterno della struttura in quanto è ancora in corso lâindagine epidemiologica alla quale la direzione sanitaria sta prestando la massima collaborazioneâ.