Polizia di Stato
Si è introdotto in un’autovettura all’improvviso chiedendo di essere accompagnato in un ristorante e, al rifiuto del proprietario, lo ha ferito con un oggetto appuntito ad una gamba, rivelatosi poi essere una forbice, fuggendo con il veicolo.
La vittima si è immediatamente rivolta alla Polizia di Stato ed in breve la sala Operativa della Questura ha disposto dei controlli a largo raggio, fin quando una pattuglia del Reparto Prevenzione Crimine ha intercettato il fuggitivo mentre percorreva a folle velocità via di Pietralata.
La corsa è continuata fino a via di Val Brembana, che percorreva contromano, giungendo in via Val D’Aosta, dove abbandonava l’auto proseguendo la fuga a piedi.
Gli agenti del Reparto Volanti lo hanno raggiunto e sono riusciti a bloccarlo, nonostante la sua reazione consistita nello sferrare calci e pugni ai poliziotti, costretti in seguito a ricorrere alle cure dei sanitari del pronto soccorso.
Anche l’arrestato veniva condotto in ospedale, dov’era presente anche la vittima della rapina, che nel vederlo lo ha immediatamente riconosciuto.
Nell’auto veniva rinvenuta una forbice sporca di sangue, utilizzata per il ferimento.
Nel corso delle successive indagini, effettuate dagli agenti del commissariato S. Ippolito, si è accertato che il nominativo fornito al momento dell’arresto non corrispondeva a quello reale, con il quale è emerso un ordine di carcerazione dovendo scontare un residuo pena di circa tre anni.
L’arrestato, identificato per B.G., 25enne nato in Italia, dovrà rispondere di rapina aggravata, resistenza e minacce a pubblico ufficiale nonché di falso.
Condotto in Tribunale e giudicato con rito direttissimo, è stato condannato a 3 anni e 2 mesi di reclusione e, al termine, condotto presso il carcere di Rebibbia.