In alcuni quartieri di Roma non c’è fornitura d’acqua: la città è sotto pressione ed è stata sfiorata la tragedia.
È impensabile vivere senza acqua, una delle risorse essenziali e che più si utilizza, soprattutto in estate. Questo però, purtroppo, è ciò che si stanno trovando ad affrontare tantissimi cittadini di Roma che stanno vivendo senza fornitura d’acqua da giorni. La città è messa sotto pressione, c’è malcontento fra i cittadini che si sono scagliati contro Acea.
Anche la politica si è espressa sulla questione e la situazione è davvero fuori controllo: in un quartiere si è anche sfiorata la tragedia. A Furio Camillo, infatti, un anziano di 88 anni rimasto senza acqua ha protestato affacciandosi dal balcone del suo appartamento al terzo piano e iniziando a urlare: si è anche arrampicato sul cornicione e stava per compiere un gesto estremo. Sul posto sono così accorsi i vigili del fuoco e il personale del 118 che lo hanno fatto desistere dal suo intento.
Interi quartieri di Roma senza fornitura d’acqua: la città è in ginocchio
“La gente è esasperata“, è il pensiero di molti residenti nella zona come ha riportato ‘RomaToday‘. Il problema della mancanza d’acqua, in diversi condomini del municipio VII sta diventando sempre più allarmante e quanto avvenuto in viale Furio Camillo lo conferma. Dal 30 giugno l’acqua è andata via e non è più tornata, ma gli stessi disagi sono presenti in queste ore anche in altri palazzi del municipio, come quello di via Carlo Sigonio 4.
Il problema si presenta soprattutto dalle ore serali fino alla mattina del giorno successivo, ma non sono mancate interruzioni anche durante il giorno che sono durate in alcuni casi addirittura 48 ore. Ad abitare in quei palazzi sono soprattutto anziani e disabili, quindi fette di popolazione molto fragili.
I cittadini interessati da questo problema, sono rimasti ancora più interdetti dalla risposta di Acea, riportata dal minisindaco, Francesco Laddaga: “Il problema non è di competenza dell’azienda, ma dipende dagli impianti interni che sono troppo vecchi”. Riportando quanto riferito da Acea e documentato da una relazione tecnica, inoltre, Laddaga ha spiegato che l’azienda ha effettuato dei test prolungati sulla pressione di 24 ore in alcuni dei palazzi interessati dal problema, tra cui quello di via Appia Nuova 433, non rilevando anomalie.
I condomini dei palazzi interessati rifiutano questa spiegazione e l’amministratore di condominio di via Carlo Sigonio 4, Giuseppe Paciucci ha spiegato sempre come riportato da ‘RomaToday‘ che: “L’impianto interno non ha problemi, l’abbiamo fatto controllare qualche settimana fa, quando si sono intensificati i disagi”. Anche i residenti di via Flavio Stilicone 197 e di viale Furio Camillo 63 non sono convinti dalle parole di Acea. I cittadini hanno lanciato una petizione per poter risolvere questo problema che stanno vivendo.
La politica si è espressa sulla situazione: il Movimento 5 Stelle ha fatto presente il problema che questi quartieri stanno affrontando a Roma in piena estate. Linda Meleo e il capogruppo M5S in Municipio VII, Emanuel Trombetta hanno detto: “Interi quartieri di Roma rischiano di vedere compromesso il loro accesso all’acqua potabile, in piena estate. I disservizi, iniziati nell’area tra San Giovanni e Giardinetti, sembrerebbero legati a un calo della pressione dell’acqua distribuita da Acea.
Tuttavia, al momento l’emergenza rimane e rischia di diventare davvero insostenibile: “Da allora la situazione in zona Giardinetti sembra essere migliorata” – hanno spiegato ancora Meleo e Trombetta – “ma ora i problemi si stanno estendendo dall’Appio Latino fino a Don Bosco”.