Una perla segreta che se si è in visita nella Capitale è assolutamente da non perdere. In pochi ne sono a conoscenza
Per chi è sempre alla ricerca delle curiose chicche che la Città Eterna sa regalare come poche altre città, questa è letteralmente impossibile da ignorare. Si tratta di un reperto particolarissimo e affascinante, difficile non rimanere sbalorditi di fronte a una vera e propria ‘traccia’ della storia di Roma. E il bello è che non tutti sanno che si trova in uno dei musei più visitati della Capitale.
Di rado la troverete menzionata nelle guide turistiche, qualche dettaglio invece è presente sul web. Risale esattamente all’anno 123 d.C. quando sull’impero regnava Adriano, a capo di un territorio che definire vasto è poco. La datazione è precisa ed esatta soprattutto perché indicata da un bollo, un marchio di fabbrica che ne attesta la produzione. E la storia che c’è dietro è ancora più incredibile.
Questa non la conoscete: un ‘passo’ nella storia di Roma
Una scoperta sbalorditiva avvenuta svariati secoli dopo, fu trovato lungo la via Appia. Al momento il reperto si trova all’interno della sezione epigrafica presso il complesso delle Terme di Diocleziano, al Museo Nazionale Romano. Un’attrazione, se così si può definire, che non in molti conoscono ma che è capace di regalare emozioni fortissime. Basti pensare che si tratta di un oggetto risalente al 123 d.C, ovvero a quando sull’impero romano regnava Adriano.
A due passi da Roma, in una delle tante fornaci che erano attive all’epoca, venne prodotta una particolare serie di mattoni. Uno, nello specifico, è arrivato fino a noi per un motivo particolare. Ne sono state rinvenute centinaia nel corso degli anni, questa però è speciale: sulla superficie è infatti presente un’incredibile testimonianza. Fatta interamente di argilla, era stata probabilmente lasciata ad asciugare nelle fasi precedenti alla cottura.
Non è visibile solo il bollo che ne attesta la data di ‘fabbricazione’ ma anche una piccola impronta di un piede. Sicuramente di un bambino che forse per sbaglio o per gioco ha deciso di imprimere per sempre il suo ‘marchio’. E il bello è che quello scherzo innocente gli ha permesso di attraversare i secoli, rendendolo di fatto immortale.