Roma, il Comune aumenta i debiti: 600 euro per ciascun cittadino

L’indebitamento del Comune continua ad aumentare: sono circa 660 euro per ogni cittadino, bambini compresi, che il Campidoglio deve alle banche a causa dei mutui per gli investimenti.

 A rivelarlo è la relazione dell’organismo di revisione economico finanziaria (Oref) di Roma Capitale sull’indebitamento dell’ente. Mentre Virginia Raggi rivendica, tra i risultati della sua amministrazione, l’aver «ridotto i debiti ereditati dal passato e messo in sicurezza i conti», si scopre che l’impennata dei prestiti è prevista proprio per quest’anno.

Infatti, per i revisori dei conti, saranno chiesti finanziamenti per quasi 400 milioni di euro, a fronte dei rimborsi per i vecchi prestiti che ammontano a circa 48 milioni. La massa passiva continua dunque ad aumentare; non si tratta del debito storico, arrivato prima del 2008 a 12 miliardi, ma di debito nuovo accumulato dal 2009 ad oggi, facendo registrare la cifra di 3 miliardi e mezzo in costante crescita.

La parte più consistente riguarda le spese correnti, circa 2,7 miliardi, ma alta è anche la quota relativa alle municipalizzate Ama e Atac; a pesare sul totale dei residui passivi del Campidoglio sono però soprattutto i debiti più vecchi, accumulati tra il 2009 e il 2015, che l’amministrazione riesce a onorare lentamente e con grosse difficoltà:
“Il tasso di smaltimento dei residui passivi 2015 e retro – si legge nel documento unico di programmazione (Dup) dello scorso anno – è pari complessivamente al 30,14 per cento, di cui il 31,2 per cento concerne la parte corrente e il 24,2 la parte capitale”.

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