Roma attende il prossimo G20: il piano per il rilancio della Capitale

Roma è pronta per ospitare il prossimo G20, presieduto dall’Italia per la prima volta.

L’idea di portare nella Capitale i capi di stato e di governo dei maggiori Paesi sta prendendo sempre più piede nei tavoli tecnici della Farnesina e di Palazzo Chigi. Il premier Conte avrebbe deciso di affidare proprio a Roma un’occasione di visibilità mondiale molto importante.

Si parla di novembre 2021, quando al Campidoglio ci sarà il nuovo sindaco; toccherà a lui gestire la città sotto diversi aspetti, come la pulizia e il decoro del centro storico.
La situazione sul primo G20 presieduto dall’Italia è in forte evoluzione. E, com’è ovvio che sia, sarà molto vincolato all’emergenza Coronavirus. Come confermano in queste ore alla Farnesina: «Stiamo facendo ragionamenti e riunioni con uno schema di ritorno alla tranquillità per tutti». 

Sul «dove» c’è ancora un grande punto interrogativo. Perché, da quanto confermano fonti di governo a Il Messaggero, questa fondamentale pratica del dossier non è stata ancora affrontata. Di sicuro servirà «uno spazio o un’area molto, molto vasta per ospitare le delegazioni dei 20». La suggestione, ma al momento tale rimane, riguarda la possibilità di uno storico tris: portare i big della Terra in Campidoglio nella sala degli Orazi e Curiazi dove nel 1957 si firmarono i trattati europei e sempre dove, tre anni fa, si sono ritrovati i 27 dell’Europa per l’anniversario dei 60 anni.

Impostazioni privacy