Lazio. Barometro CRIF sull’andamento di mutui e prestiti

È uscita la 44° Edizione dell’Osservatorio sul Credito al Dettaglio realizzato da Assofin, Associazione Italiana del Credito al Consumo e Immobiliare, CRiF, Centrale Rischi Finanziaria, e Prometeia, una delle maggiori società italiane di consulenza e di ricerca economica e finanziaria, che analizza l’andamento di tutto il comparto del credito al consumo, mutui compresi, negli ultimi mesi del 2017 e nel primo semestre di quest’anno.

In generale si può osservare che il trend di crescita registrato negli ultimi due anni viene confermato, anche se a ritmi più contenuti. D’obbligo sottolineare che l’ultimo semestre ha rappresentato per il nostro paese un periodo abbastanza atipico, vista l’instabilità politica ed economica cui abbiamo assistito; gli esperti si riservano, infatti, la possibilità di fare una valutazione a fine anno prima di parlare di rallentamento del settore.

 

Entrando nel dettaglio dei dati, però, si evince che il segmento dei mutui conquista nel semestre, gennaio/giugno 2018 un -4,4%, anche se il mese di giugno, politicamente più stabile, ha registrato un +3,6% rispetto lo stesso mese del 2017. Da segnalare che a questa percentuale negativa ha contribuito il netto calo delle richieste di surroga, che a maggio, però, hanno segnato nuovamente una vittoria, visto lo spread ballerino e la grande paura degli italiani che hanno in passato sottoscritto un mutuo a tasso variabile e sono corsi a cambiarlo con un mutuo a tasso fisso; calano un po’ i mutui per l’acquisto della prima casa, anche se il mutuo INPDAP si mantiene stabile, forse perché a tasso agevolato e comunque garantito dal reddito del richiedente.

Più severa, invece, la percentuale negativa registrata nella nostra regione, che si attesta a -8,8%, con la provincia di Roma che chiude il semestre con un -9,5%, quella di Viterbo che si ferma a – 7,8% e quella di Frosinone che è l’unica, con un -4,3%, a fare meglio del dato medio nazionale.

 

Cambiano i segni e le atmosfere nel settore dei prestiti personali, dove si registra, su base semestrale nazionale, un pregevolissimo +3,7% rispetto al primo semestre del 2017, con un giugno che si comporta benissimo e registra un +5,7%, suddiviso tra il +4,7% dei prestiti finalizzati e il 6,7% dei prestiti personali.

Tuttavia la situazione cambia se analizziamo i dati regionali: fermo il segmento dei prestiti finalizzati, che porta a casa un -0,1%, mentre sale quello dei prestiti personali, +6,3%, anche se non raggiunge – di poco – la media nazionale. In generale soffre anche qui la provincia di Roma, con una contrazione di -0.9% nel primo caso, l’unica della regione, e un più contenuto +5% nel secondo caso.

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