Inventaria, ideata dalla compagnia DoveComeQuando, giunge alla sua tredicesima edizione chiudendo la stagione del teatro off capitolino

Dopo aver aperto la stagione 2022/23 del teatro off capitolino… INVENTARIA – La festa del teatro off
raddoppia, tornando, come da tradizione, a chiuderla.

Organizzato dalla compagnia DoveComeQuando, con la direzione artistica di Pietro Dattola e, per le Demo, di Flavia Germana de Lipsis, INVENTARIA 2023 esplorerà in 11 serate – dal 17 maggio al 15 giugno – un ampio e diversificato ventaglio di forme e linguaggi, dalla prosa sperimentale al realismo magico, dal teatro civile alla clownerie, dalla performance alla narrazione al teatro danza.

Poesia, comicità, impegno, ironia: sguardi critici sul mondo che circonda adattati nelle vesti lunghe e rifinite degli spettacoli o in quelle più brevi, spontanee e suggestive delle demo. Segno caratteristico di INVENTARIA è la sua natura diffusa: sono quattro i teatri coinvolti, in tre quartieri della Capitale: Teatro Lo Spazio e TeatroBasilica (San Giovanni), Teatro Trastevere (Trastevere) e Teatrosophia (Piazza Navona).

Ma la forza di INVENTARIA sta anche nella sua rete di partner in costante ampliamento, estesasi nel 2023 a 28 realtà in 13 regioni d’Italia, che garantiscono un totale di 37 repliche e 16 giorni di residenza in palio per le compagnie in concorso. Ed è anche grazie a questa forza, a questo riscontro in tutta la penisola, che per il tredicesimo anno consecutivo INVENTARIA si conferma una festa del teatro off totalmente indipendente, autofinanziato e sostenibile.

La selezione, operata tra le quasi trecento candidature pervenute, vedrà alternarsi in scena 8 spettacoli e 10 demo in concorso e il debutto di Drammi di Forza Maggiore SHOW! 2 – l’originale format di promozione dei testi finalisti dell’omonimo e altrettanto originale premio di drammaturgia.

“11 serate del teatro più bello che c’è: quello che puoi vedere da vicino godendo di ogni più piccolo gesto, di ogni più delicata variazione nelle espressioni senza dover usare il binocolo; quello in cui lo spettacolo è dato non solo da ciò che passivamente si vede, ma dalla vicinanza, dalla comunione, dall’esperienza condivisa in un ambiente intimo, che fa battere i cuori all’unisono. E, spesso e volentieri, da una semplicità distillata, che permette il germogliare dello spettacolo interiore. Inevitabilmente il più suggestivo e potente di tutti. Il più bello che c’è.” Pietro Dattola – direttore artistico

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