Innova Venture: la Regione stanzia 20 milioni per le start up e le imprese innovative

Arrivano altri 20 milioni di Euro dalla Regione per sostenere lo sviluppo delle PMI con operazioni di venture capital, ovvero con investimenti ad alto rischio, e potenziale alto ritorno economico, in collaborazione con coinvestitori privati.

Si chiama Innova Venture e si pone proprio l’obiettivo di finanziare quelle imprese che si trovano in difficoltà, perché prive di requisiti, a rientrare nei bandi agevolati più classici e non possono, quindi, dare corpo al loro progetto imprenditoriale.

 

Il mercato del credito è, in effetti, spesso un miraggio per i giovani imprenditori che sono alla ricerca di finanziamenti, soprattutto se non hanno esperienze lavorative pregresse che, in qualche modo, garantiscono gli istituti di credito sulla reputazione creditizia del richiedente; se poi qualcuno di questi ha anche alle spalle qualche fallimento pregresso, la possibilità di ottenere un prestito sfuma completamente, senza possibilità di appello.

Solo coloro che hanno la fortuna di avere qualcuno disponibile a fare da garante o dotato dei requisiti necessari per avere accesso al credito, può tentare di mettere su un’impresa; si calcola che molti finanziamenti attualmente accesi, soprattutto cessioni del quinto dello stipendio o prestiti INPDAP (maggiori informazioni su http://www.calcoloprestito.org/guida/inpdap), siano stati contratti, magari da genitori già professionalmente avviati, per finanziare progetti di questo tipo

Spesso tutto ciò è un peccato, sia perché non si favorisce la nascita di nuovi posti di lavoro, sia perché sono moltissimi i progetti innovativi, nell’ambito del settore tecnologico e della ricerca soprattutto, considerati a rischio, almeno secondo i razionali standard finanziari, ma che meriterebbero un po’ di fiducia.

Ci pensa, allora, la Regione con il bando di Innova Venture presentato da Nicola Zingaretti al WEGil, nuova hub multifunzionale di Trastevere nata dal riattamento della vecchia Casa Gil dell’architetto Moretti, simbolo dell’architettura razionalista fascista.

Interessante scoprire che ai 20 milioni promessi dalla Regione si vanno ad aggiungere anche altri 56 milioni di Lazio Venture, la partecipata regionale deputata a gestire i finanziamenti nazionali ed europei a favore di cittadini e imprese; quasi 80 milioni, dunque, che andranno ad attrarne qualche altra decina, portata dagli investitori privati interessati a fare qualche speculazione, accollandosi, in veste di azionisti, l’onere del rischio di impresa e l’eventuale onore dei guadagni futuri.

Il bando è rivolto a tutte le PMI, già costituite o ancora da costituirsi, operanti in qualsiasi settore produttivo; per poter partecipare bisogna inoltrare richiesta attraverso PEC, dopo aver compilato il questionario presente sul sito, che dovrebbe essere disponibile dall’11 settembre in poi. Tra gli allegati dovrà essere presente un business plan a 5 anni, corredato già dell’interesse a investire da parte di uno o più coinvestitori privati.

Che aggiungere se non che il Lazio dimostra e conferma la sua vocazione innovatrice, è la prima regione per brevetti delle startup energetiche, ad esempio, con un bando di finanziamento che è esso stesso una novità rispetto a quanto visto finora, un bando che è stato definito come una delle “migliori pratiche economiche a livello comunitario”.

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