In un punto preciso della grande città di Roma sembra di essere stati trasportati nell’Antico Egitto: la storia dietro questo monumento è davvero bizzarra.
Siamo a pochi passi dal centro della Capitale italiana, stiamo facendo un giro per le vie storiche della città e ad un certo punto notiamo qualcosa di decisamente insolito, un monumento alto più di 30 metri che sembra cozzare completamente con l’architettura tipica dell’antico Impero Romano. Se alziamo gli occhi notiamo la punta di una piramide, proprio come quelle egiziane, solo in formato un po’ ridotto. Ma cosa ci fa nel bel mezzo di Roma? La sua storia è davvero strana e bizzarra e poco ha a che vedere con l’impero nordafricano che ha segnato la storia dell’umanità.
Si chiama Piramide Cestia ed è situata esattamente in via Ostiense, la strada che anticamente portava al porto di Ostia. Oggi possiamo osservarla incorporata alle Mura Aureliane, edificate intorno al 270 d.C. Accanto le fu costruita la Porta Ostiense, oggi conosciuta come Porta San Paolo.
La Piramide Cestia è, proprio come le sue cugine egiziane, una tomba costruita in calcestruzzo, ricoperta in mattoni e lastre di marmo di Carrara, alta 36,40 metri e con una base quadrata di circa 30 metri per lato. Il suo nome deriva dal proprietario del monumento funebre, Gaio Cestio Epulone, un membro dei Septemviri Epulones.
Un angolo d’Egitto in piena Roma: la storia della Piramide Cestia
Si stima che la tomba sia stata costruita tra il 18 e il 12 a.C. in un tempo record di soli 330 giorni (e forse anche qualcuno in meno). Dietro a tale celerità si cela un motivo alquanto insolito e bizzarro. Gaio Cestio, uomo molto facoltoso, al momento della sua morte redasse un testamento per regolamentare i suoi lasciti ai legittimi eredi. Proprio in esso si nascondeva una richiesta assurda, ma che è stata imposta dallo stesso come condizione principale perché i suoi successori ricevessero la sua fortuna.
L’uomo scrisse nel testamento che gli eredi avrebbero ricevuto i suoi soldi soltanto se gli avessero innalzato un sepolcro piramidale in meno di un anno. Se avessero superato la data, avrebbero perso il diritto all’eredità.
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Questo probabilmente è stato il motivo per il quale la piramide venne costruita in meno di 330 giorni. Oltre ad essa, gli eredi fecero innalzare 4 colonne agli angoli e due statue del defunto ai lati della porta, oggi andate distrutte. La Piramide Cestia è l’unica ancora intatta della dozzina di struttura che si crede furono edificate a Roma, grazie anche all’intervento di restauro e conservazione attuato sul monumento nel 2015, per il valore di circa 2 milioni di euro.