Un’ottima idea per organizzare una passeggiata domenicale, ma solo se si è pronti ad affrontare un viaggio nell’ignoto.
Quando si organizza una passeggiata in un parco con gli amici o con la famiglia, solitamente ci si aspetta di girare tra alberi in fiore, laghetti e magari qualche scultura o architettura che allietano la vista. Per chi invece è alla ricerca di qualcosa di meno tradizionale, c’è un luogo davvero interessante immerso nel verde dei boschi laziali, in provincia di Viterbo.
I più curiosi avranno sicuramente già capito di cosa stiamo parlando: il Parco dei Mostri della piccola cittadina di Bomarzo. Questo singolare luogo si è fatto conoscere sempre di più negli ultimi anni, grazie anche ai numerosi video condivisi sui social network che hanno mostrato le strane sculture che lo popolano. Il suo nome, infatti, non è nato per caso: questo grande giardino ospita decine di statue dall’apparenza inquietante.
Il Parco dei Mostri, un giardino decisamente fuori dal comune
Il vero nome del Parco dei Mostri è in realtà il Sacro Bosco di Bomarzo, un’espressione senza dubbio più suggestiva per descrivere l’atmosfera che si respira nel posto. Tra le gigantesche statue che si incontrano lungo il cammino, realizzate quasi tutte in basalto, si trovano sfingi, ninfe, elefanti, draghi e orchi. Molte di esse mostrano ormai chiaramente i segni del tempo che passa, ma questo le rende forse ancora più suggestive.
La creazione del Sacro Bosco è stata ordinata dal principe Pier Francesco Orsine nel 1500 ed è avvenuta per mano di Pirro Ligorio, un architetto napoletano molto in voga al tempo. In epoca moderna molti studiosi e filologi si sono cimentati nello studio del possibile significato delle varie figure, ma nessuno è riuscito a stabilire con certezza quale fosse il reale intento dei creatori quando hanno ideato e piazzato le mostruose creature nel giardino.
A metà del ‘900 il parco fu visitato addirittura dal pittore spagnolo Salvador Dalì, che lo definì “un’invenzione unica nella storia”. Oggi, è aperto per le visite quotidianamente ed è facilmente raggiungibile uscendo al casello di Orte sull’autostrada A1. Partendo da Roma, si impiega poco più di un’ora. È richiesto il pagamento di un biglietto, il cui costo varia però a seconda della stagione e del giorno in cui si effettua la visita. Tutte le informazioni sono comunque consultabili sul sito web del parco.
Il Parco dei Mostri è un luogo ottimo per organizzare una gita domenicale in qualsiasi periodo dell’anno. L’autunno, con i colori delle foglie che cadono, e la primavera, con gli alberi in fiore, sono senza dubbio tra i momenti migliori. Per completare la passeggiata si può visitare anche il parco naturale delle Cascate di Chia, che si trova a pochi kilometri di distanza, nonché organizzare un pranzo o una cena a Viterbo, splendido borgo medievale.