Il nuovo anno è appena iniziato ed è già tempo di scadenze fiscali. A essere chiamati in causa non solo i contribuenti ma anche i datori di lavoro, come ricorda il sindacato Unsic (Unione nazionale sindacale imprenditori e coltivatori). Andiamo a vedere nello specifico.
Modello Intrastat
Gli operatori intracomunitari con obbligo mensile e trimestrale hanno tempo fino al 25 gennaio 2018 trasmettere il modello Intrastat. Dall’1 gennaio 2018 bisogna ricordare che sono state introdotte delle sostanziali semplificazioni nella compilazione e negli obblighi di presentazione degli elenchi riepilogativi delle operazioni intracomunitarie. Per maggiori informazioni è consigliabile consultare il provvedimento n. 194409/2017 dell’Agenzia delle Entrate.
Canone abbonamento Rai
Per evitare l’addebito del canone TV in bolletta, si presenta ogni anno la “Dichiarazione sostitutiva relativa al canone di abbonamento alla televisione per uso privato” per comunicare che in nessuna delle abitazioni, per le quali il dichiarante è titolare di utenza elettrica, è detenuto un apparecchio TV. Ultimo giorno utile il 31 gennaio 2018.
Trasmissione dati spese sanitarie 2017
Sempre il 31 gennaio scadenze fiscali per le strutture sanitarie, medici, veterinari ed altri soggetti: arriva il termine ultimo per l’obbligo di comunicare le spese sanitarie e veterinarie sostenute dalle persone fisiche nell’anno 2017. Per essere in regola, occorre presentare le spese sostenute devono essere riportate sul documento fiscale emesso dai medesimi soggetti, comprensivi del codice fiscale riportato sulla tessera sanitaria, nonché quelli relativi ad eventuali rimborsi, ai fini della predisposizione della dichiarazione dei redditi precompilata 2018.
Bollo e superbollo auto
È la volta dell’ultima delle scadenze fiscali poi del bollo auto. Devono pagare la tassa automobilistica tutti coloro che al 31 gennaio 2018 risultano essere proprietari del veicolo al pubblico registro automobilistico (PRA). Per i veicoli con potenza superiore ai 185 kw si aggiunge il Superbollo, pari a 20 euro per ogni kilowatt di potenza superiore al limite sopracitato, ridotta dopo cinque, dieci e quindici anni dalla data di costruzione del veicolo rispettivamente al 60%, al 30% e al 15%.
Per approfondire visitare il sito dell’ Agenzia delle Entrate.
Fonte: Unsic
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(GT)