Presentate a Roma, nella Sala Di Liegro di Palazzo Valentini, le idee e le proposte delle scuole per la candidatura di Roma a EXPO 2030 nel corso della manifestazione “Generazione Expo 2030 Roma – Persone e territori, inclusione, rigenerazione e innovazione”.
L’evento – organizzato dalla Commissione Speciale Expo 2030 con la Commissione Scuola di Roma Capitale e la collaborazione del Comitato Promotore Expo 2030 Roma – ha visto la premiazione degli studenti dell’I.I.S.S. Giorgio Ambrosoli di Roma, che hanno preso parte al progetto “La Roma che vogliamo”.
Si tratta di un progetto per il rilancio e la rinascita della Capitale, con un occhio all’Europa e all’efficientamento energetico. La condivisione di lavori, idee e loro sviluppo ha portato alla realizzazione di uno standard di dehors per Roma Capitale.
Sono stati premiati, inoltre, gli studenti dell’IC Carlo Alberto Dalla Chiesa, I.C. Piazza Filattiera, I.C. Daniele Manin e S.M.S. Giambattista Vico per i progetti presentati nell’ottica della candidatura di Roma all’EXPO 2030.
Presenti all’evento Daniele Parrucci (Consigliere comunale e delegato alla Scuola della Città Metropolitana di Roma), Virginia Raggi (Presidente della commissione capitolina Expo 2030), Livio Vanghetti (Direttore Comunicazione del Comitato Roma Expo 2030), Carla Fermariello (Presidente Commissione Scuola di Roma Capitale), l’Associazione
Ristoranti Centro Storico di Roma e Fabio Cannatà (Dirigente scolastico dell’I.I.S.S. Giorgio Ambrosoli).
«Essere coinvolti in un’iniziativa come questa – ha dichiarato Cannatà – è stata una preziosa occasione per il nostro istituto, ma soprattutto un’opportunità per gli studenti di compiere un concreto esercizio di cittadinanza, lavorando sul territorio. I ragazzi, infatti, sono stati impegnati su un progetto per il centro storico di Roma e hanno potuto sperimentare, dal punto di vista pratico, cosa significa occuparsi del proprio territorio».
L’ARCS ha fatto sapere «di essersi messa a disposizione della città di Roma insieme a Musa Formazione, al fine di creare un modello di dehors per la capitale. Oltre all’estetica e al decoro urbano, però, un occhio di riguardo è stato dato anche all’efficientamento energetico, dal quale può nascere l’impulso per un turismo sostenibile».
Rivolgendosi agli studenti, Parrucci ha dichiarato: «Trovarvi qui è motivo di grande orgoglio, perché rappresentate un bellissimo esempio di partecipazione attiva sulla tematica dell’impegno a supporto della candidatura di Roma all’EXPO del 2030. Voglio ringraziare tutte le scuole che hanno partecipato, rispondendo all’invito e impegnandosi per il bene della nostra città».
«Vorrei ringraziare gli studenti che – ha detto Raggi – hanno impegnato il loro tempo, la loro immaginazione e la loro creatività per questo progetto. Dobbiamo ragionare sul concetto di inclusione, per andare avanti tutti insieme e capire come potrà essere la nostra città nel 2030».
Fermariello ha ringraziato gli studenti e i docenti per l’impegno profuso a supporto della candidatura di Roma, specificando che dal progetto dei dehors «sono pervenuti degli spunti molto utili per il commercio e il futuro della città di Roma».
Hanno voluto condividere il sostegno all’iniziativa anche Valeria Baglio (Presidente del Gruppo Capitolino del Partito Democratico) – tra i primi a promuovere la sinergia tra ARCS, MUSA e scuole – e Riccardo Campana (Founder e CEO di Musa Formazione).
«Con questo progetto – ha detto Baglio – vogliamo mettere al centro le idee dei nostri giovani. Roma si sta preparando a grandi sfide, come Giubileo, PNRR ed EXPO 2030, con un progetto già apprezzato nel mondo. Sono occasioni irripetibili, che impongono di lavorare con grande spirito di unità. È per questo che vogliamo favorire il processo partecipativo dei cittadini, delle associazioni e delle scuole. Serve una partecipazione dal basso che miri a co-definire e condividere queste
grandi opportunità. Con il progetto “Roma nel 2030” abbiamo coinvolto il mondo scolastico attraverso una raccolta di idee e progetti. Sono stati gli alunni stessi, quindi, a farsi promotori della candidatura di Roma ad EXPO 2030. Tale evento internazionale rappresenterebbe un grande beneficio economico per la città, in grado di attrarre investimenti e proporre progetti di rigenerazione urbana. Alle scuole – ha proseguito – abbiamo chiesto come immaginano e come
vorrebbero Roma tra otto anni, traendo così suggerimenti per una città più inclusiva e innovativa. Vogliamo continuare a mettere in rete esperienze, innescando il dialogo. Solo così possiamo andare avanti con un progetto internazionale che esalta le qualità di Roma tra storia e innovazione».
Campana ha dichiarato: «Il nostro impegno mira a riqualificare una città importante come Roma, che ha gli occhi del mondo addosso e non può tradire le aspettative. Vorrei sottolineare la sensibilità del Comune di Roma e dell’ARCS, che lavorano duramente per individuare un modello di dehors scelto dalle nostre giovani generazioni».