“Uno, due o nove secondi: una violazione della sfera sessuale di una donna è sempre violenza”.
Queste le parole che risuonano davanti a Montecitorio, dove un gruppo di attiviste hanno fatto un flash mob contro il problema del sessismo nelle sentenze. L’iniziativa è stata organizzata dall’Intergruppo della Camera per le Donne, i Diritti e le Pari Opportunità, coordinato da Laura Boldrini con l’associazione Differenza Donna.
L’episodio che ha scatenato la contestazione è l’assoluzione del collaboratore scolastico che ha palpeggiato una studentessa per la ormai famosa palpata sotto i dieci secondi, non considerata un reato.
Le attiviste hanno spiegato che alcune sentenze rischiano di “sminuire la portata degli atti violenti contro le donne e normalizzare la violazione del corpo”. Per Laura Boldrini: “Palpeggiare è molestare e la molestia non è goliardia; dieci secondi sono un abuso sessuale”, aggiungendo poi la definizione di una proposta di legge per fare in modo che le molestie sessuali siano un reato distinto, riducendone le interpretazioni. Nella proposta si pensa anche di allungare i tempi della denuncia, da uno a tre anni dopo la violenza.
ph. Ansa