Fine dell’epoca degli Irriducibili, la curva laziale si rinnova dopo Diabolik

La curva degli Irriducibili non esiste più, nascono gli Ultras Lazio.

Cambia il nome, ma non i personaggi che ci sono dietro; lo storico capo dei tifosi laziali non viene rinnegato, rimarrà sempre una figura importante all’interno del gruppo.

Ma c’è bisogno di aria nuova e di farsi vedere rinnovati, questo è il pensiero degli esponenti di maggiore spicco. Non a caso dalle parti di via Amulio c’è chi vede la decisione uscita dalla riunione fiume di mercoledì sera dove c’erano tutti i volti noti e meno noti degli Irr, non tanto come una novità, quanto come la «ratifica» di un percorso già in atto. Una continuazione sotto altro nome e non una fine.

Ieri a parlare per gli Ultras Lazio è stato Franco Costantino, Franchino, 48enne ultrà di lungo corso: “Una decisione sofferta, ma la morte di Fabrizio non c’entra – ha detto all’Adnkronos – Ieri avevamo tutti gli occhi lucidi e stanotte non ho dormito. Torniamo alle origini. È finita un’era”.
Accanto a Franchino, i nuovi leader più accreditati, appaiono Corbolotti e Giordano Moroncelli. 

“Troppo sangue versato, diffide, arresti (…) Da oggi ci sarà una svolta epocale (…) Per la prima volta in Curva sarà presente soltanto uno striscione, dietro il quale si identificherà tutta la tifoseria laziale: Ultras Lazio”.

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