Se le emozioni più intime potessero esprimersi con un linguaggio universale e univoco, avrebbero testi e musiche scritti da Vittorio Nocenzi e dal Banco del Mutuo Soccorso. A Palazzo Sforza Cesarini il leader del BMS ha presentato il suo ultimo libro, “Nati liberi” (Tsunami Edizioni), di fronte ad una platea coinvolta e numerosa. Una serata fra musica e parole, con tantissimi pezzi al pianoforte che il Maestro ha regalato ai presenti.
Quello di Nocenzi non è un libro biografico che ripercorre le tappe di una storia, piuttosto una scrittura nata da una necessità di riguardare passato, presente e futuro sempre con l’ottica rivoluzionaria e originale del Banco. Concerti e aneddoti che non passano mai di moda, neanche adesso che il Banco si appresta a compiere cinquant’anni di attività ed è fissato per sempre fra le leggende della musica internazionale.
Vittorio Nocenzi, da maestro di vita, ha dunque raccontato con il suo stile colloquiale e travolgente il modo in cui nasce un certo tipo di musica, spaziando dalle origini e dalle esperienze personali fino ai palchi internazionali (di recente la principale rivista di critica musicale al mondo ha parlato di “trionfale ritorno del Banco” in relazione all’ultimo album “Transiberiana”). L’ambiente dei Castelli Romani, da difendere con orgoglio e appartenenza, gli incontri storici con altre band, esperienze vissute come quella di Sanremo dove il BMS andò senza snaturarsi per mettersi alla prova pur stridendo con il tenore e la qualità della nota kermesse: nelle parole di Nocenzi emergono l’uomo e l’artista che vive con passione a trecentosessanta gradi e regala brividi quando poggia le mani, decise e sicure, sul pianoforte.
“Moby Dick”, “Non mi rompete” (un eterno grido generazionale) e tanti altri pezzi di storia sono stati protagonisti dell’evento, condito anche da riflessioni sempre nuove e sempre utili a pensare a chi siamo, a dove siamo: “La bellezza è un dono che la vita ci fa”, ha detto Nocenzi nel suo dialogo con Valerio Cesari di Radio Rock, “ma credo che un artista non sia tale se non risponde a una tensione etica, morale”. L’ennesimo insegnamento di un pomeriggio indimenticabile, l’ennesimo regalo di Vittorio Nocenzi che con “Nati liberi” ha finalmente messo su carta quelle intramontabili emozioni.
L’evento, organizzato da Mondadori Bookstore Velletri-Lariano-Genzano-Frascati in collaborazione con Sistema Castelli Romani, Comune di Genzano e Fondazione De Cultura, si è chiuso con un firma-copie e delle foto-ricordo. In apertura sono intervenuti l’Assessora alla Cultura genzanese Giulia Briziarelli e in rappresentanza dell’SCR Marta Di Flumeri, oltre a Guido Ciarla che ha fatto gli onori di casa dando il benvenuto a Nocenzi e definendosi onorato di poterlo ascoltare in quella che è la sua casa e la sua città.
Rocco Della Corte