A Roma c’è un’autentica piramide egizia, ma che cosa c’è al suo interno? Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Nel cuore di Roma, a due passi dalle famosissime Terme di Caracalla, sorge un’autentica piramide egizia. Si tratta di una costruzione che risale al I secolo a.C., per volontà di Caio Cestio. Il facoltoso politico romano, influenzato dalla moda egiziana, ha voluto per sé una piramide nella quale essere sepolto una volta morto.
La costruzione è di proporzioni incredibili, con ben 36,40 metri di altezza e una larghezza di 29,50 metri per ogni lato. La struttura attira la curiosità di moltissimi turisti, in particolare per la sua singolare posizione. La piramide, infatti, si trova al centro di una delle strade più trafficate di Roma, ed è ben visibile anche da lontano. Per accendervi, la via più comoda è la metro B, con fermata proprio a Piramide. Ma che cosa si nasconde al suo interno?
Secondo quanto riportato da soprintendenzaspecialeroma.it, la piramide di Caio Cestio riprende quasi in tutto il modello delle piramidi egizie. Al suo interno, infatti, la struttura presenta una camera sepolcrale che si estende per ben 23 mq. La stanza ha una volta a botte e degli affreschi sulle pareti ma, sfortunatamente, è vuota.
Roma, la storia della piramide di Caio Cestio
La piramide, infatti, è stata oggetti di numerosi saccheggiamenti, soprattutto nel periodo del medioevo. All’epoca, qualcuno aveva addirittura scavato un tunnel laterale per entrare nella piramide da sotto, causandone così la perdita di materiale prezioso.
Nonostante il suo altissimo grado di interesse, la piramide non è sempre visitabile. Come riporta il sito, infatti, è possibile visionarla solo in alcune date particolari. L’ingresso è aperto solo durante l’Openhouse, un evento a Roma nel corso del quale è possibile visitare monumenti che di solito sono chiusi al pubblico, oppure durante le visite della Sovrintendenza, che si svolgono ogni 2 o 3 volte l’anno.
La piramide di Caio Cestio è un monumento unico nel suo genere, che apparteneva ad un progetto più grande. Questa, infatti, apparteneva ad una schiera di altre piramidi presenti su tutto il suolo della capitale. Quella di Caio Cestio, però, è l’unica rimasta in piedi. Nel corso degli anni la piramide è stata inglobata nelle mura della città dall’imperatore Aureliano. Ma non è tutto!
Con il tempo la piramide è stata soggetta a due ristrutturazioni importanti. La prima è stata realizzata nel 2001 dalla Soprintendenza Archeologica di Roma, mentre la seconda risale al 2012 ed è stata terminata solo 3 anni dopo, nel 2015.