Eleanor Roosvelt ha detto: «Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni». La bellezza dei sogni di Silvia Columbano si può osservare nella sua boutique della carta Elinor Marianne. La boutique, che trae il suo nome dalle due protagoniste del romanzo di Jane Austen “Ragione e Sentimento”, è visitabile online sul sito https://www.elinormarianne.com/.
Basta un solo click per sentirsi abbracciati da un’atmosfera in bilico tra una raffinata Parigi anni ’20 e una luccicante spolverata di romanticismo color pastello. La boutique creata da Silvia Columbano sembra uscire fisicamente dalla piattaforma virtuale, diventando un negozio inebriato dal profumo di croissant e carta da lettere, rivestito di scaffali colmi di libri e quaderni su cui poter segnare un nuovo inizio e inventare un finale migliore. Racchiude dentro di sè tutte le caratteristiche di una realtà sospesa tra gli infiniti mondi possibili racchiusi in un romanzo e la cartacea delicatezza di un magico inizio.
Per chiunque desideri avere uno spazio di carta da dedicare a sè o alla persona amata, un’agenda giornaliera dalla grafica elegante e dolce come la copertina di romanzo vittoriano, degli stickers colorati dalle emozioni più belle, agende dedicate ai dolci dei ricordi, quaderni retrò o colmi di immagini golose, agende dedicate ai libri letti o a quelli desiderati, quaderni impreziositi da frasi letterarie e tanto altro ancora… la boutique Elinor Marianne è una porzione di paradiso!
Intervistare la sua creatrice, Silvia Columbano, è stato come intervistare la perfetta incarnazione delle due protagoniste di “Ragione e Sentimento”. Il suo sguardo palesa l’intelligenza e la forza d’animo di Elinor, mentre dal suo sorriso trapela l’esuberante carica emotiva tipica di Marianne. Ha gli occhi pieni di sogni e, a giudicare dalle sue creazioni, sono certa che continuerà a viziarci con effetti super speciali!
Se dovessi descrivere su uno dei tuoi quaderni il momento esatto in cui è nata l’idea della boutique Elinor Marianne, cosa scriveresti? È difficile spiegare quando l’idea sia iniziata… Ho sempre amato leggere e scrivere. In particolar modo scrivere sulla carta, sui quaderni. Dopo averne usati tantissimi, alla fine mi sono detta: «Perché non provo anche io a realizzarne uno?»
All’inizio è nata come una creazione dedicata a me e alle persone che avevo accanto, ne avevo fatte pochissime copie. Durante le fiere a cui partecipava la casa editrice per cui lavoro, ho chiesto di avere un piccolo spazietto nello stand ed ho iniziato a notare che qualcuno si avvicinava ai quaderni. Ho visto che la mia idea iniziava a piacere. Poi, come tutte le idee, è diventata vera solo quando è passata dalla mente alla parola. Ricordo di averne parlato al mio fidanzato ed avergli detto: «Vorrei fare questa cosa, tu che ne pensi?» Lui mi ha subito risposto di farlo. Dovevo solo trovare il coraggio, alla fine l’ho trovato ed ho iniziato.
Le persone che mi conoscono sanno bene quanto io abbia sempre amato scrivere sulla carta. Quando ero alle superiori, insistevo con le mie amiche affinché scrivessimo un quaderno in comune. Era un quaderno-diario in cui scrivevamo una settimana a turno. Annotavamo tutto quello che ci veniva in mente: la nostra giornata, gli amori tragici, i nostri tormenti interiori… poi univamo i quaderni l’uno con l’altro per creare una sorta di libro. Poco tempo fa una mia amica l’ha scovato in un armadio, ci ha mandato le foto e noi ci siamo sciolte in lacrime! Quando ritrovi un quaderno-diario condiviso con le tue amiche, riconosci la tua scrittura, rileggi le tue parole, rivivi quei momenti… ritrovi una parte di te che difficilmente riesci a trovare in altre cose.
Qual è la tua giornata tipo? Sono mattiniera perciò la mia giornata inizia molto presto, intorno alle 5:30 mi sveglio e faccio pilates per un’ora. In quell’ora penso a tutto quello che farò durante la giornata e mi vengono tante idee di scrittura. Poi mi preparo in fretta e vado in casa editrice (Franco Cesati) che, oltre ad essere il mio luogo di lavoro come editor, costituisce anche la mia postazione Elinor Marianne. Sto lì tutto il giorno, poi torno nella mia casa in collina, un po’ fuori Firenze. Lì ho un piccolo studio dove continuo a lavorare e a disegnare. Durante il fine settimana invece amo andare in libreria, sognare un po’… Mi piace entrare in libreria e girarmi in attesa del colpo di fulmine con il prossimo libro.
Letteratura, scrittura, dolci e atmosfera Parigina sono sempre presenti nelle tue creazioni. Sembrano gli ingredienti perfetti per la felicità. Cos’è per te la felicità e come pensi si possa raggiungere? Tutte le cose che hai elencato mi aiutano a circondarmi un po’ di magia, che ritengo sia un’ingrediente fondamentale nella vita. Quello che mi piace è riuscire a trovare la poesia nelle piccole cose. La magia, dentro a tutte quelle piccole cose che ci confortano. Su Instagram (@elinormarianne) uso sempre il filtro con le stelline luccicanti proprio perché di fatto quando vedo i libri, i dolci, Parigi, etc… io li vedo così. Penso che sia importante recuperare la bellezza delle piccole cose. I dolci, ad esempio, sono un ingrediente molto presente nella mia vita perché, proprio come la scrittura, sono atti di racconto e d’amore. Il dolce non ha niente a che vedere con l’utilità, non è un cibo necessario, ma è quella coccola di cui si può sempre avere bisogno. È quella cosa in più, quella magia che cerco sempre in tutto.
La felicità per me è proprio questo: micro attimi di magia.
La tua boutique e le tue creazioni trasportano le persone nello spazio magico dove tutto può succedere, proprio come accade tra le pagine di un buon libro o di un quaderno. Nei tuoi progetti futuri c’è la realizzazione di una Boutique fisica? Mi piacerebbe tantissimo ed è nei miei progetti aprire una boutique, prima di tutto a Firenze, dove vivo. Prima del lockdown avevo già iniziato a cercare un piccolo posticino per aprire la prima boutique, che di fatto sarebbe stato anche un primo laboratorio. Speravo fossero progetti più vicini ma il periodo che abbiamo vissuto ha bloccato un po’ tutto. I sogni e la magia si scontrano molto spesso con la realtà, ma l’importante è continuare a crederci. Prima o poi ci sarà. Incrocia anche tu le dita!
Se penso alla trasformazione della tua boutique virtuale in una boutique fisica, mi viene in mente la piccola libreria dietro l’angolo del film “C’è posta per te” con Tom Hanks e Meg Ryan. Un luogo accogliente e dolce. Tu come la immagini e come vorresti realizzarla? La immagino come una piccola e raffinata pasticceria Parigina, dipinta di un delicato color pastello, piena di vetrine, scaffali colmi di libri antichi e usati affiancati a tutta la parte di cartoleria che ho creato con richiami a dolci e letteratura, una parte dedicata alle macchine da scrivere e agli oggetti di antiquariato… Vorrei creare un luogo dove le persone possano fermarsi a curiosare, leggere, scrivere e magari anche a mangiare un dolce e bere un tè. Un luogo che sia sognante, retrò, e che rinconcili le persone con se stesse e con il mondo. A me succede così quando entro in libreria, può essere anche la giornata peggiore del mondo, ma appena entro lì mi sento in pace. Vorrei riuscire a realizzare un posto così.
Perché hai deciso di chiamare la boutique con il nome delle due protagoniste di “Ragione e Sentimento”?
Quello è il libro che dà il senso della boutique e della sua filosofia. Le due protagoniste alla fine sono una persona sola. Tutti noi abbiamo una parte più razionale ed una più emotiva, passionale. Siamo in continua lotta tra queste due parti per stabilire un equilibrio. Io mi ritrovo in entrambe, nella sintesi tra Elinor e Marianne. Da una parte c’è proprio l’impeto a lasciarsi andare a qualsiasi forma di creatività, dal disegno alla scrittura… e dall’altra parte c’è la razionalità, che è fondamentale; senza di essa si soffrirebbe troppo. Ammetto che ci sono giorni in cui mi chiedo: «Oggi mi sento più Elinor o più Marianne?»
Qualche volta devo decidere tra una delle due, ma poi fondamentalmente si arriva sempre ad un giusto equilibrio di entrambe.
Oltre ad essere la creatrice della boutique Elinor Marianne, sei anche giornalista pubblicista e editor all’interno della casa editrice Franco Cesati. Il giornalismo mi ha sempre affascinato molto. Prima di lavorare per la casa editrice Franco Cesati, mi sono occupata di un giornalismo soft, dedicato soprattutto all’arte. Tra mostre, eventi e interviste, qui a Firenze avevo l’imbarazzo della scelta! Mi sono occupata di una rubrica in cui inserivo interviste che facevo agli artigiani fiorentini, andando alla scoperta di tutte le storie che si nascondevano dietro le attività dei piccoli laboratori.
Successivamente, ho iniziato a lavorare presso la casa editrice Franco Cesati in qualità di redattrice e poi, dopo 7 anni di lavoro, sono diventata editor. Sono quindi passata dal lavoro di revisione del testo già scritto alla progettazione del testo che dev’essere scritto.
Non mi resta che invitare tutti ad incrociare le dita per la boutique fisica! Ma prima di incrociare le dita… cliccate sul link della boutique online (https://www.elinormarianne.com/). Vi assicuro che ne vale la pena!