Ai castelli romani splende il sex appeal della filosofia: l’essere umano e’ una cosa che sente

Le cose e il mondo hanno un loro sentire e un loro irresistibile sex appeal. La scommessa della nostra epoca é quella di sentire come le cose sentono o come le piante sentono. E’ questa sfida al pensiero una delle caratteristiche della filosofia di Mario Perniola al quale è dedicato il Festival internazionale della Filosofia ‘Transiti’ in corso ai Castelli Romani che finirà il 20 dicembre.

‘Non voglio essere ricordato. come un accademico, perchè non lo sono mai stato’. Piu’ volte- ha detto Massimo Di Felice, sociologo e ordinario di Teoria delle reti presso il programma di scienze ambientali all’Università di San Paolo in Brasile che ha ideato questa manifestazione- mi sono sentito ripetere da Mario Perniola questo ritornello. Anche prima di sapere della malattia che lo aveva colpito. Era ossessionato dalla paura che dopo la sua morte la sua figura fosse ricordata come quelle di un docente accademico. Cosi quando ho pensato di organizzare qualcosa che lo potesse transitare a noi mi è venuto spontaneo pensare di fare qualcosa fuori dall’università e in quei luoghi che lui amava frequentare d’ estate per studiare e scrivere. In quel posto dove ha voluto fosse interrato il suo corpo su una collinetta. Tutta l’ opera di Mario e’ stata caratterizzata dalla ricerca di un sentire altro (essotopico, trans-organico, vegetale, un sentire come cosa che sente) e quindi di un sapere non soggetto e umano centrico. A Mario non ha mai interessato il pensiero che proietta il sentire dell’ uomo sul mondo, di cui si occupa la filosofia, ma il suo contario: l’inarrivabile sentire delle cose, delle piante, dei folli e di tutto quello che era fuori luogo, tutto cio’ di cui la filosofia non si era quasi mai interessata. Antiaccademico non ha nulla a che vedere in Perniola con il ‘68, ma nel senso di lasciarsi attraversare dal mondo e farsi cambiare. Non si accontentava come fanno i filosofi di interpretare il mondo, ma preferiva sentirlo e viverlo”.

“Esaurito il grande compito storico di confrontarsi com Dio e con l´animale che risale in occidente al tempo degli antichi greci, ora é la cosa a chiedere tutta la nostra attenzione (…) Darsi come una cosa che sente e prendere una cosa che sente, questa é la nuova esperienza ,radicale ed estrema che si impone al sentire contemporaneo”, scriveva il filosofo.

La manifestazione, finanziata interamente dalla Regione Lazio, è promossa dal Consorzio Sistema Castelli Romani con i suoi 17 Comuni, dalla rivista scientifica Agalma e da alcune scuole superiori e associazioni locali. Gli incontri filosofici, promossi dalla rivista scientifica Agalma, vedranno tra i relatori, tra gli altri, Giuliano Compagno, Caterina Di Rienzo, Antonio Manfreda.

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ECCO IL PROGRAMMA DEGLI INCONTRI DEDICATI AL SEX APPEAL DELL’INORGANICO:

Sabato 17 dicembre alle 16 a Lanuvio alla Sala delle Colonne Simona Burattini dialogherá com il prof, Derrick de Kerchove, allievo di M. McLuhan e uno dei principal esperti mondiali di comunicazione sul tema del quantum computing, e sulle ultime generazioni di connettivitá.

Domenica 18 dicembre alle 18 al Palazzo Sforza Cesarini di Genzano Massimo Cerofolini, (giornalista Rai), intervisterá il filosofo Cosimo Accoto, research affiliate al MIT, e autore di una trilogia sul rapporto tra filosofia e innovazione digitale. Nel corso del dialogo saranno abbordati, tra gli altri, i temi dell´intelligenza artificiale, del machine learning, delle sostanze sintetiche e delle macchine viventi.

Lunedi 19 dicembre alle 16 alla sala Bariatinskij di Palazzo Chigi ad Ariccia Simona Burattini ( giornalista Rai Tg 2) intervisterá Walter Quattrociocchi, docente della Universitá della Sapienza di Roma ed esperto in Data Science. Tra gli argomenti trattati si toccheranno i temi della sicurezza e del mercato dei dati on line, le fake News e le nuove modalitá della privacy e della presenza nelle reti digitali.

Martedi 20 dicembre alle 15 ad Albano Laziale alla Sala Nobile di Palazzo Savelli tavola rotonda su Reti e infrastruttura digitale le infrastrutture della conoscenza; tavola rotonda

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