Evasione da record nel mondo dei bed&breakfast irregolari: prestanome e falsi indirizzi le tecniche più utilizzate

Ogni anno arrivano a Roma più di 4 milioni di visitatori che soggiornano nella Capitale, ma nessuno sa che sono a Roma.

Dei 13 milioni di presenze straniere calcolati dalla ricerca nel settore delle strutture ricettive turistiche, realizzata da Ebtl, quasi un terzo sarebbe in incognito.

La giungla dei b&b, soprattutto grazie a piattaforme on line, ha permesso la nascita di vere e proprie organizzazioni che controllano numerosi appartamenti per i turisti. Molte di loro sono totalmente irregolari: non pagano le tasse, non registrano la presenza dell’ospite e dunque non la comunicano alla questura, non incassano la tariffa di soggiorno o magari la incassano ma se la tengono invece di girarla al Comune.

Sono i controlli a mancare: doveva nascere la polizia turistica come braccio operativo della polizia municipale, ma per ora non ve ne è traccia. Le operazioni che vengono effettuate sono di poco conto rispetto al giro che si è creato attorno ai turisti di Roma.
Tommaso Tanzilli, presidente Ebtl spiega:
“Attenzione, il settore della ricettività extra alberghiera non è di per sé il male, c’è un tipo di turista che lo cerca ed è giusto che vi sia una offerta. Ma tutto deve avvenire all’interno di regole chiare e certe. E rispettate.”

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