Ettore Spalletti in mostra a Roma al Palazzo Velabro

“Dittico, azzurro, toro 2014” l’opera di Ettore Spalletti si aggiunge al tesoro culturale custodito nell’hotel che offre già alla città una biblioteca a consultazione libera, una ricca collezione fotografica e opere inedite.

All’interno dello scrigno settecentesco di Palazzo Velabro – mixed-use hotel inaugurato nella primavera del 2023 grazie a LHM, white label company specializzata in hotel management guidata da Cristina Paini founder e CEO – è possibile ammirare anche l’opera “Dittico, azzurro, toro 2014” di Ettore Spalletti. L’opera va ad ampliare l’offerta di Palazzo Velabro che si conferma sempre di più un vero e proprio “Art Hotel”, meta non solo turistica ma anche culturale nel cuore della Città Eterna.

Sposando il concetto caro all’artista abruzzese, secondo il quale l’azzurro è un colore “atmosferico” e immateriale, “Dittico, azzurro, toro 2014” spicca all’interno della hall di Palazzo Velabro, rendendo lo spazio circostante inconsciamente magnetico. Situata sotto la volta affrescata da Edoardo Piermattei, l’opera cattura subito lo sguardo del
visitatore, grazie alla sua tridimensionalità che la rende una sorta di “scultura appesa”, in grado interagire con la superficie verticale, alterandone la percezione. L’opera è emblema della produzione artistica di Ettore Spalletti che, dopo gli studi di scenografia a Roma in cui ha definito la sua tecnica esecutiva, ha sempre conservato un forte legame con la sua terra d’origine, l’Abruzzo: questa regione, attraverso i suoi colori e sfumature, permea tutte le opere dell’artista, dai dipinti fino ai disegni e sculture.

“Dittico, azzurro, toro 2014” prende forma proprio da questi riferimenti cromatici, tradotti attraverso un procedimento artigianale; a partire dalla preparazione di un impasto fatto di colla, gesso e pigmento, l’artista lavora con una carta abrasiva lo spessore del colore raggiunto, al fine di ottenere una polvere che restituisca alla superficie i colori e le sfumature parte dei ricordi di Spalletti. I rosa, gli azzurri, i grigi, i bianchi, i verdi e i gialli conferiscono ai volumi una forma e una profondità inaspettata, generando opere capaci di ridefinire il luogo in cui si collocano.

PALAZZO VELABRO COME “ART HOTEL”
L’opera “Dittico, azzurro, toro 2014” di Ettore Spalletti, completa la ricca offerta artistica all’interno di Palazzo Velabro, tra cui l’affresco “Histoire d’eau #1”, opera site specific di Edoardo Piermattei, un corridoio che funge da parete espositiva per ospitare mostre temporanee di giovani artisti sotto la direzione artistica di Maria Vittoria Baravelli e una biblioteca a consultazione libera la cui selezione è sempre a cura della Baravelli. Quest’ultima è inoltre curatrice della sezione fotografie di Palazzo Velabro che include autori come Mario De Biasi, Aurelio Amendola e Piero Gemelli
e inoltre una collezione di oltre 70 fotografie del mondo romano del secondo Novecento italiano – ritraenti personaggi da PierPaolo Pasolini a Monica Vitti fino agli scrittori del Neorealismo – opere di Marisa Rastellini, storica fotografa di Grazia e Panorama. A completare la ricca collezione presente a Palazzo Velabro, a conferma della sua natura di vero e proprio “Art Hotel”, anche una fotografia parte di “Piranesi Roma Basilico”, la mostra che nel 2010 ha celebrato il fascino di Roma, mettendo a confronto la città antica delle incisioni di Piranesi e la città contemporanea ritratta nelle fotografie

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