Va in scena a Castelnuovo di Porto lo spettacolo di teatro itinerante di Carlo Fineschi

Dopo il sold out a Casperia (RI) in occasione del suo debutto, MARIA STUART di Friedrich Schiller – la nuova creazione di teatro itinerante di Carlo Fineschi – va in scena nel borgo antico di Castelnuovo di Porto (RM). Da venerdì 13 maggio 2022 con repliche il 14 e 15 maggio 2022 e il 20, 21 e 22 maggio 2022, le stanze dell’antica Rocca Colonna (piazza Vittorio Veneto,10) saranno la scenografia dello spettacolo che narra gli avvenimenti legati agli ultimi tre giorni di prigionia di Maria Stuart, regina di Scozia (1542 – 1587).

MARIA STUART – una produzione L’Albatro in collaborazione con Nutrimenti Terrestri e con il contributo di NUOVO IMAIE – è un’esperienza immersiva che conduce il pubblico nell’Inghilterra del 1587, alla corte della regina Elisabetta I. La tragedia di Schiller, qui riadattata dal regista Carlo Fineschi, ruota intorno alla fondamentale antitesi amore/politica: da un lato il mondo di Maria, che è amore bellezza moralità e morte, dall’altro il mondo di Elisabetta I, che è politica necessità, ipocrisia e trionfo apparente.

Undici personaggi in scena, come fantasmi, ci trasportano indietro nel tempo. Gli ambienti, i costumi, gli odori e le candele che illuminano gli spazi accompagnano il pubblico, ormai corte, dalla buia prigione di Maria Stuart e alle ricche sale di di Elisabetta I. L’ intoccabile dignità di Maria Stuart (Chiara Della Rossa) che si riflette nel temperamento della governante Anna Kennedy (Chiara Ricci), il senso del dovere di Elisabetta I (Sara Allegrucci), la cieca fedeltà di Lord Burleigh (Matteo Bolognese), la natura doppiogiochista di Lord Leicester (Adelmo Togliani), la delicata fermezza di Sir Paulet  (Davide Bardi) e la bontà d’animo di Talbot (Camillo Ventola) sono solo alcuni dei caratteri che si intrecciano in questo “viaggio” intimista.

Il mondo di Maria Stuart fatto di femminilità, di amore, di sofferenza si contrappone a quello di Elisabetta I, una regina che ha fatto della solitudine e dell’assenza di sentimenti la sua ragione di vita. Il percorso di Maria ci porta in luoghi sempre più stretti e piccoli, poco illuminati, fino a vedere solo lei bene in volto. Il viaggio di Elisabetta sarà totalmente opposto, schiacciata da luoghi sempre più grandi, che aumentano la sua solitudine.

Per tutte le informazioni e i dettagli visitate la pagina Facebook della Compagnia L’Albatro.

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