Spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti: sequestro totale di kg. 3,5 di cocaina

Nella mattinata odierna, personale della Squadra Mobile, con l’ausilio del locale U.P.G.S.P., all’esito di una articolata attività di indagine, ha dato esecuzione ad una Ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere e degli arresti domiciliari emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma su richiesta della locale Procura, nei confronti di 8 soggetti (4 cautelare carcere e 4 arresti domiciliari), gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di cui agli artt. 110 e 73 D.P.R. 309/90, di nazionalità italiana e albanese, dediti al traffico di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, hashish e marijuana. L’attività ha preso le mosse dal continuo monitoraggio delle piazze di spaccio della Capitale ed in particolare nelle zone Alessandrino – Togliatti. Si aveva modo di poter riscontrare che alcuni pusher venivano riforniti da un gruppo di cittadini albanesi operanti nella zona di Montespaccato.

L’attività è stata posta in essere nel periodo del pieno “lockdown” e sono stati acquisiti elementi indiziari che fanno ritenere che il gruppo malavitoso albanese fosse strutturato secondo i canoni della classica organizzazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e pertanto in grado di importare ingenti quantitativi di stupefacente, da rivedere in quantitativi minori sino ad arrivare alla vendita al dettaglio in strada. All’uopo si evidenzia come all’interno di un vano ricavato nella carrozzeria di un’auto sono stati rinvenuti due involucri confezionati con nastro da pacchi di colore marrone al cui interno vi era della cocaina.

Nel corso dell’attività di indagine, in due distinte occasioni, si è proceduto al sequestro totale di kg. 3,5 di sostanza stupefacente del tipo cocaina. Sono stati eseguiti diversi sequestri di piccoli quantitativi di sostanza stupefacente del tipo marijuana e cocaina ed in un’occasione è stato intercettato un pacco postale, diretto ad un detenuto, con all’interno indumenti personali tra cui un accappatoio nelle cui cuciture erano occultati dei pezzetti di hashish.

Tenuto conto dello stato di lockdown, alcuni pusher avevano attrezzato lo scooter in uso con la sacca di una nota società di “rider”, del tutto estranea ai fatti, al fine di aggirare le limitazioni sugli spostamenti imposte dalle norme anticovid-19, al fine di non dare sospetti sulla vera attività.
Questura di Roma

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