Roma, sequestro di 3 giorni e violenza contro una donna

Una donna di origini arabe è stata sequestrata in casa per tre giorni dal marito; l’uomo pretendeva rapporti sessuali negati dalla compagna.

Il 56enne in seguito ai continui rifiuti ha costretto la donna dentro il suo appartamento per tre giorni, fin quando non è riuscita a fuggire.
Uscendo dalla finestra della sua “prigione” è riuscita a raggiungere un bar nelle vicinanze, in via Casilina all’altezza del parco Peppino Impastato.

La donna sotto choc è entrata nel locale ed ha lasciato il suo cellulare con un messaggio scritto in arabo e tradotto in italiano:
“Per favore aiutami. Chiama la polizia. Mio marito mi minaccia e mi rinchiude dentro casa e si droga. Non so parlare italiano. Per favore chiama polizia o carabinieri”

La proprietaria del bar, accortasi della richiesta di aiuto, ha avvertito prontamente le autorità chiamando il Numero Unico per le Emergenze, facendo partire le indagini del commissariato Casilino Nuovo.

Gli agenti sono stati in grado di ricostruire l’accaduto grazie ad un’amica della donna, contattata direttamente dai poliziotti.
Al termine delle attività investigative, le forze dell’ordine hanno raggiunto e arrestato il marito, portato inseguito nel carcere di Regina Coeli, accusato di violenza sessuale, sequestro di persona e lesioni personali verso la moglie.

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