Morto a 28 anni per una bibita ghiacciata: il malore dopo aver lasciato l’ospedale

Un operaio romeno di 28 anni ha pagato con la vita quel sorso bevuto troppo velocemente al bar; mal di stomaco e gonfiore lo hanno portato al pronto soccorso del policlinico Tor Vergata il mattino successivo.

Il ragazzo, dopo una giornata di lavoro, si era accomodato in un bar con il padre, ordinando una bibita fresca; il caldo e la stanchezza gli fanno bere mezza lattina col primo sorso ed avverte subito un dolore all’addome. Il mattino seguente all’ospedale, viene trattenuto per sei ore in un’ambulanza per le analisi e monitoraggio cardiaco, ma viene dimesso dai medici con la semplice avvertenza di stare a riposo.

Dopo poche ore l’uomo muore nel suo letto.
La moglie disperata chiama i carabinieri che porteranno avanti gli accertamenti medici con il medico legale. Si attendono gli esiti.
L’autorità giudiziaria punta ad accertare se le cause del decesso siano da ricollegare alla congestione. E, nel caso, se la morte causata dalla bibita ghiacciata potesse essere evitata con controlli più accurati o con un ricovero adeguato.

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