I dipendenti amministrativi del Comune di Roma ancora in servizio sono solo il 20%. Nel comune più grande d’Italia sono solo 2.200 coloro che continuano a svolgere i servizi per i cittadini e che fisicamente si recano al lavoro. Tutti gli altri sono in ferie o lavorano a distanza da casa.
Alcuni servizi continuano a funzionare a pieno regime, con il 100% dei dipendenti che operano attraverso lo smart working, come l’Ufficio Stampa, con 62 dipendenti su 62.
Le attività relative a ‘Verifiche e Certificazioni’ raggiungono il 95%, la Toponomastica l’85%. Nell’Ufficio dell’Assemblea capitolina 179 su 214 sono in lavoro agile, presso la Scuola di Formazione 25 su 26, alla Ragioneria Generale 240 su 290, nel Dipartimento Servizi Educativi e Scolastici 120 su 130, al Dipartimento Sviluppo Economico e Attività Produttive 200 su 243, nel Municipio I 221 su 350, nel Municipio IV 279 su 317, nel Municipio X 226 su 450.
L’assessore al Personale Antonio De Santis ribadisce l’importanza di questo metodo di lavoro, che consente di portare avanti gli impegni e rimanere al servizio dei cittadini.
“Roma Capitale si configura così come un laboratorio di innovazione, semplificazione e crescita strutturale per la Pubblica amministrazione.
Sono numeri in continua e progressiva evoluzione. Per noi il lavoro agile è un processo dinamico, in sviluppo costante, da affinare e migliorare sempre. Non è un blocco monolitico, ma un volano che progredisce nel tempo. E’ la nostra filosofia. In quest’ottica abbiamo lanciato un percorso partecipato, aperto a tutti i dipendenti che possono inviare segnalazioni, suggerimenti e impressioni”.