Capodanno Cinese, vertice operativo sul virus: “Non c’è nessun rischio”

Si è svolto questa mattina allo Spallanzani il vertice operativo sul virus di Wuhan per fronteggiare eventuali casi di contagio a Roma e nel Lazio.

L’Istituto Nazionale di Malattie Infettive ha messo a punto una serie di misure illustrate assieme all’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato dopo aver incontrato tutti i responsabili dei Pronto soccorso del Lazio. Sarà poi compito della Regione sviluppare la procedura in modo che tutte le strutture sanitarie coinvolte siano in grado di affrontare casi di emergenza legati al virus che arriva dalla Cina.

È stato lo stesso direttore scientifico dello Spallanzani, Giuseppe Ippolito a ribadire:
” Non c’è motivo di allarmare la popolazione, non c’è nessun rischio”, ma restano comunque valide le precauzioni consigliate dall’Oms:
lavarsi bene le mani, usare la mascherina in luoghi pubblici assai frequentati, evitare il contatto con telefoni usati da altri e maniglie. Attenzione anche ai colpi di tosse: coprite la bocca, starnutite su un fazzoletto o su un gomito. Infine, cucinare bene la carne, stare alla larga da animali non domestici, in caso contrario, lavarsi sempre bene le mani.

Inoltre ieri 23 gennaio, Lucia King, portavoce della Comunità cinese di Roma, è atterrata a Fiumicino nel pomeriggio:
“Sono stata fuori dieci giorni, tutti i passeggeri sono arrivati in aeroporto con la mascherina, che è stata poi tolta a bordo – racconta – la situazione è sotto controllo: in Cina hanno preso tutte le precauzioni del caso. Dal controllo bagagli, alla mascherina, fino alla misurazione della febbre. Insomma i controlli in aeroporto sono altissimi. E noi tranquillissimi. Siamo partiti da Shanghai su un volo partito da un’altra città. A bordo ci è stato fatto riempire un modulo con i numeri di passaporto e di telefono. Insomma, chi torna in Italia è al sicuro e la comunità cinese è tranquilla, anche perché la città di Wuhan è blindata, non si entra e non si esce”.

Inoltre ha invitato tutti a non farsi prendere dal panico per i festeggiamenti previsti a partire dal 2 febbraio:
“I ristoranti? Sono di proprietà di gente che sta in Italia. È come dire: non andate in un ristorante mussulmano o italiano”. Da qui l’esortazione a partecipare numerosi al Capodanno cinese, la tradizionale festa che è in programma il 2 febbraio, di cui lei è l’organizzatrice.
“Una grande festa, colgo l’occasione per invitare tutti i bambini perché questo è l’anno del topolino. Ci sarà una sfilata di costumi cinesi di 56 etnie, danze e molto altro ancora”.

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