Ancora aperto il bando per poter sfruttare i buoni libro: ecco le date e la procedura da seguire per risparmiare sull’acquisto dei volumi scolastici
Il caro libri è significativo. Secondo un recente dossier stilato dalla Federconsumatori, le famiglie romane si troveranno a fare i conti con un aumento sconsiderato del prezzo dei libri e dei materiali scolastici. Ogni studente in media dovrà sborsare 591,44 euro per i libri di testo obbligatori. Cifra alla quale si aggiunge il costo per almeno due dizionari. L’aumento è stato stabilito in circa il diciotto per cento rispetto alla cifra spesa in media lo scorso anno. I costi sono più alti per le scuole superiori di secondo grado, mentre diminuiscono per le medie.
Gli aumenti si fanno sentire sui bilanci delle famiglie romane, costrette a fare di necessità virtù. Molti hanno optato per l’acquisto dei libri di testo on line (che consentiranno un risparmio quantificato in circa il venti per cento), altri tenteranno di comprare i volumi di seconda mano, prendendo d’assedio i mercatini dei libri usati presenti in città. Ma esiste una grande possibilità per le famiglie romane.
Buoni libro, il bando online
Il comune di Roma mette a disposizione un contributo per poter acquistare i libri di testo e altri prodotti per la scuola. I buoni libro possono rappresentare un aiuto concreto per tutte le famiglie chiamate a sostenere delle spese importanti per poter permettere ai propri figli di frequentare la scuola. “Sono una risposta concreta al caro libri che si registra in tutto il paese. In queste settimane anche le cronache dei giornali hanno restituito il racconto delle difficoltà sostenute dalle famiglie per il materiale necessario allo studio dei ragazzi e delle ragazze e per questo il provvedimento messo in campo da Roma Capitale assume una importanza ancora più rilevante. Sono infatti più di 48 mila coloro che negli anni passati hanno fatto domanda per il buono libri, un numero importante a cui non solo confermiamo il sostegno ma lo aumentiamo rispetto allo scorso anno”, ha detto l‘Assessora alla Scuola Formazione e Lavoro Claudia Pratelli.
Chi può usufruire del buono?
Il contributo messo a disposizione dal Comune di Roma può permettere di acquistare libri di testo sia cartacei che digitali, dizionari e libri di narrativa (anche in lingua straniera) consigliati dalle scuole, nonché software (programmi e sistemi operativi a uso scolastico), USB, stampanti, notebook e tablet. Chi può utilizzarlo? Il sito del Comune di Roma specifica che i buoni sono destinati agli studenti e alle studentesse delle scuole secondarie di primo e secondo grado e per gli iscritti e le iscritte ai percorsi di istruzione e formazione professionale (IeFP), con un indicatore ISEE non superiore a 15.493,71 euro.
Il buono sarà anche garantito agli studenti che si trovano in condizione di fragilità e disagio abitativo, attraverso il supporto dei Servizi Sociali municipali e dipartimentali e delle Associazioni iscritte al R.U.N.T.S (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore) con sede legale a Roma.
A quanto ammonta il buono libro?
Gli importi dei buoni, in aumento rispetto allo scorso anno, sono pari a 173 euro per le classi I di scuola secondaria di I grado, classi I e III scuola secondaria II grado (fascia 1) e a 150 euro per le classi II e III scuola secondaria I grado, classi II, IV e V scuola secondaria II grado (fascia 2). Roma Capitale ha anche confermato l’erogazione dei buoni libro all’inizio dell’anno scolastico, consentendo così alle famiglie di acquistare libri e sussidi didattici dietro presentazione del buono in uno degli esercizi convenzionati, senza dover anticipare l’importo del sussidio e dover poi attendere i tempi necessari per il successivo rimborso.
“Questa amministrazione – ha continuato l’assessora Pratelli – crede molto nella scuola come leva per contrastare le diseguaglianze e per rendere la città meno diseguale: con questo spirito quindi nel corso degli anni abbiamo dato al servizio dei buoni libro il rilievo che meritava, impiegando meglio le risorse e facilitandone quanto più possibile l’accesso. Al centro c’è il diritto allo studio.”.