Credit to ATAC rm
Alle 4 di mattina C.M., autista Atac di 52 anni e padre di tre figli, esce dal deposito di Portonaccio per andare a prendere servizio sulla linea bus 46 a Monte Mario.
E’ buio e appena svoltato sul ponte all’altezza della stazione Tiburtina, intravede una sagoma al di là del parapetto. Immediatamente ferma il bus e scende. Una giovane ragazza, di circa 20 anni, mora, ben vestita, è già in bilico sul vuoto. “Fermati, che stai facendo? – le chiede l’autista avvicinandosi – scendi da lì, è pericoloso!”. La ragazza, disperata in lacrime, non vuole dare ascolto all’uomo e gli intima di non avvicinarsi.
L’uomo riesce a calmarla, le parla, cerca di farsi spiegare il perché voglia farla finita. Nel frattempo si ferma un altro collega che in moto è diretto in rimessa per prendere servizio. La ragazza si spaventa e urla ad entrambi di andare via, altrimenti si butta di sotto. L’autista in moto si allontana e chiama i carabinieri. Nel frattempo, C. M. convince la ragazza a scavalcare il parapetto e continua a rassicurarla. La ragazza, sconvolta, scappa piangendo verso via di Portonaccio, dove i carabinieri la ritroveranno in stato confusionale.
Ringraziamo l’autista per aver scongiurato il peggio.