Ama, rivolta della periferia Ovest

La bocciatura totale sui servizi dell’Ama arriva direttamente dal Campidoglio che ora pretende, nel report mensile previsto dal contratto di servizio, tutti i disservizi annotati e rendicontati in modo da poter prendere serie soluzioni.

Il coro di parte della periferia Ovest di Roma è molto chiaro: “Non pulite? Allora non paghiamo”. I romani sono costretti a versare una Tari tra le più alte d’Italia e questa “rivolta” potrebbe avere costi altissimi per le casse dell’Ama che vedrebbe dissolvere fino a 6 milioni annui per mancati incassi della tariffa rifiuti.

Il Comitato civico Colle del Sole è riuscito ad ottenere una lettera firmata dal direttore del dipartimento Ambiente, Laura D’aprile, ove si ammette la mancata raccolta dei rifiuti chiedendo una soluzione immediata alla sgradevole situazione nonché una rendicontazione mensile di tali disservizi.

Tale lettera potrebbe venire allegata nelle diverse cause già avviate in varie zone di Roma ed il che aprirebbe la strada ad eventuali rimborsi sulle bollette.

Sono già migliaia le richieste e molte di queste sono supportate dal Codacons. L’avvocato Claudio Giangiacomo afferma: “È ormai noto che l’Ama abbia problemi nella raccolta dei rifiuti e la lettera è un’ammissione da parte del Comune, allegheremo il documento nel ricorso che abbiamo presentato alla commissione Tributaria di Roma”. Chiedono il rimborso dell’80% della tassa pagata nel biennio 2016-2018 i residenti di Torpignattara: “Il documento sosterrà la nostra richiesta, solitamente le risposte di Ama e Comune sono inconcludenti” spiega l’avvocato Francesca Ferrarese della Rovere.

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