Papa Francesco, un videomessaggio al II Forum Internazionale sulla schiavitù moderna

Papa Francesco ha fatto pervenire un videomessaggio al II Forum Internazionale sulla schiavitù moderna, che si è tenuto a Buenos Aires (5-8 maggio).

“La schiavitù non è una cosa d’altri tempi – ha detto il Pontefice nel videomessaggio –. Ha radici profonde e si manifesta ancora oggi in diverse forme: traffico di esseri umani, sfruttamento del lavoro, sfruttamento di minori, sfruttamento sessuale e lavori domestici forzati”. 

Il numero delle vittime delle schiavitù moderne è valutato intorno ai 40 milioni, soprattutto donne e bambini: una cifra “probabilmente sottostimata”, precisa il Papa. “Di fronte a questa tragica realtà nessuno può lavarsi le mani”. 

Bisogna “affrontare le cause, le radici profonde del problema”: non è un caso, ad esempio, che le organizzazioni criminali rendano vittime di sfruttamento soprattutto le “persone con scarsi mezzi di sussistenza”. Finiscono nella rete delle nuove schiavitù essenzialmente “i più poveri, i più emarginati, i più scartati”.

Secondo Bergoglio, “la risposta fondamentale è nel creare opportunità per uno sviluppo umano integrale”, iniziando da un’educazione di qualità capace di generare “nuove opportunità di crescita per mezzo dell’occupazione”. 

Si tratta, sottolinea il Papa, di “un lavoro immenso, che richiede coraggio e perseveranza”. Un lavoro che richiede uno “sforzo comune e globale da parte dei diversi attori sociali”, comprese le Chiese, chiamate a sviluppare una sempre maggiore collaborazione affinché vengano superate le discriminazioni e le disuguaglianze che rendono possibile la schiavitù.

Luca Marcolivio

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